Signorsì!

Sarebbe interessante poter misurare con validità scientifica e senza margini d’errore la velocità di esecuzione media dei suoi comandi. No, non sto parlando dei comandi del sergente Hartman, ma di quelli di Berlusconi ai suoi sottoposti. Generalmente si tratta di qualche minuto. Secondo politologi e scienziati della comunicazione, il vistoso ritardo è da imputarsi alle cause più svariate, quali carenza di campo telefonico, difetti nelle apparecchiature, sordità o scarso comprendonio dei destinatari, o altre difficoltà logistiche quali la differenza di fuso orario (quest’ultima non dovrebbe minimamente incidere ma  può diventare una buona scusa, in caso di necessità). In ogni caso il ritardo (o l’errore) nell’esecuzione dell’ordine, quando non ha cause naturali o tecnologiche, è sempre riconducibile alle mancanze del suo destinatario. Il mittente, si sa, è infallibile. E se fallisce, lo fa solo per mettere alla prova i suoi sottoposti, si intende. Naturalmente, tanto più è importante l’oggetto del comando, quanto più sarà breve il tempo di reazione. E così, ieri mattina, Angelino Alfano...   read more
Pietro Figuera