Complotti, tradimenti, inganni. E soprattutto bugie. Falsità che nei rapporti faccia a faccia riusciva a leggere perfettamente, ma che le sfuggivano e la ferivano quando si trovava intrappolata in una molteplicità di voci. Distinguere la sincerità tra le onde di suoni che la investivano era qualcosa che la opprimeva. Che la schiacciava.
Per molto tempo aveva provato a proteggersi indossando una maschera di sorrisi. Ascoltava tutti e rispondeva in modo vago. Parlava di sciocchezze, del tempo e di cose prive di importanza tanto per mescolarsi e amalgamarsi con gli altri. Solo che... solo che sentire la sua voce in quelle circostanze le dava la nausea. Non era lei.
Allora incominciò a capire che non era fatta per stare con gli altri. Iniziò a scrivere e a passare il suo tempo libero in biblioteca, dove il silenzio ha un valore inestimabile. Dove la sua anima aveva imparato a trovare la pace e a essere se stessa.