Insomma, basta scegliere:
Uscirà solo sabato 16, ma il film di Innaritu resta il più atteso della settimana, complice la tripletta appena agguantata ai Golden Globe (miglior film drammatico, miglior regista e miglior attore) e l'Oscar che il messicano si è portato a casa lo scorso anno con Birdman.
Il film lo si corre quindi a vedere, e la presenza di Tom Hardy è la ciliegina sulla torta.
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Tornatore torna nei cinema, e mantiene lo stile europeo dei suoi ultimi film.
Qui l'amore a distanza (anagrafica e geografica) tra un professore e la sua ex allieva diventa un'ossessione e un piano scandito dalle consegne di video e lettere misteriose.
Protagonisti Jeremy Irons e Olga Kurylenko, per un film che seppur con qualche diffidenza, è da segnare.
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È il grande ritorno di Rocky Balboa, un ritorno così alla grande che ha permesso all'impensabile Sylvester Stallone di portarsi a casa il Golden Globe come miglior attore non protagonista.
Rocky qui si è ritirato dal ring e fa da maestro di pugni e di vita al giovane Adonis, il figlio di Apollo che mai ha conosciuto il padre.
Per appassionati, ma non solo.
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La Germania ha regalato delle grandi soddisfazioni lo scorso anno, e potrebbe cominciare il 2016 allo stesso modo anche se il film in questione è "vecchio" di due anni.
Il film mostra come nel silenzio si cercò di andare avanti nella Germania degli anni '60, e di come un giovane, invece, decise di perseguire aguzzini e torturatori rimasti impuniti dalla fine della Guerra.
Da segnare.
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A Will Ferrell si vuole sempre bene, un po' meno invece a Mark Wahlberg. Qui i due si scontrano sulla paternità, con un padre biologico che è tanto fico, e quello adottivo che invece cerca di tutto pur di compiacere e sentirsi realizzato.
Risate facile, commedia facile.
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