Che cosa in quel giovedì 17 novembre 2011, nel corso della terza puntata di Servizio pubblico, ha spinto Michele Santoro a concedere per ben 3 volte la parola alla ragazza chiamata Agnese del centro sociale "il cantiere" ? Seduzione del nulla.
la ragazza è giovane? lo sono gli altri chiamati ad intervenire. Magari è un filino presuntuosa e pecca di protagonismo ? Non sarà solo colpa dell'età. Fatto sta che ripete sin da subito le stesse cose a pappagallo dimostrando di avere, come avrebbe detto Flaiano, poche idee ma confuse. Cionondimeno Agnese riesce a ritagliarsi non uno, non due, ma ben tre spazi per dire cosa? " Dobbiamo togliere le ville a Berlusconi e ridistribuirle alla popolazione". E perchè dovrei prendermi le ville di Berlusconi? dopo averne detto peste e corna dovrei prendere il suo posto? E magari mi regala anche il parrucchino e tutti e cinque i figli.
Il resto è repertorio più o meno prevedibile che per altro gli studenti che hanno avuto modo di parlare prima di lei ( Alice e il giovanissimo e intimidito Jacopo) avevano già esposto con meno retorica. Ma Santoro è uomo di televisione e capisce che la ragazza avrà due grammi di cervello, ma non paura delle telecamere, anzi, non vede l'ora di intervenire il più possibile per dire: " siamo il 99%, que se vayan todos, Berlusconi ci deve restituire le ville, il neo-liberismo ha fallito", fino a che finalmente anche il superconduttore capisce che è il caso di chiudere e gelidamente taglia corto: " La prossima volta se non può venire mi manda un nastro registrato".