Negli ultimi tempi c'è un genere che sta spopolando e nessuno sa bene il perché. Mi riferisco al folk. Un tipo di musica per tradizione lontano dalle logiche commerciali, che rifugge il vil denaro e il successo facile, come si può vedere anche nell'ultimo film dei Coen, A proposito di Davis. Adesso però viviamo in tempi strani e il folk ci viene tirato dietro ovunque. C'è la sua versione più mainstream e da stadio offerta dai Mumford & Sons, quella più adolescenziale di Ed Sheeran, quella più fantasiosa degli Of Monsters and Men, quella più pop dei Lumineers, persino la versione electro-danzereccia proposta da alcuni recenti brani del dj Avicii. Insomma, in questi giorni sembra che tutti facciano folk.
Tra le molteplici proposte, una delle più genuine che mi è capitato di sentire è quella degli italiani Moro & the Silent Revolution. Un gruppo che suona un folk-pop estremamente piacevole, ma mai ruffiano. Suona retrò, ma mai antico. Suona in qualche modo attuale, ma mai legato alle mode pseudo-folkeggianti del momento. Il loro album Home Pastorals, pubblicato da Gamma Pop, propone una serie di brani semplici, giocati su melodie incantate per voce e chitarra che riescono a conquistare in maniera immediata. A colpire è la loro varietà sonora. Pur restando sempre all'interno dell'ambito folk, si passa da pezzi più allegri e spensierati, come “City Pastoral” e la contagiosa "Blamelessness", ad altri venati da una certa malinconia come “Sunkid” e “Golden”.
Non solo musica, comunque. I Moro & the Silent Revolution hanno realizzato un progetto audiovisivo molto affascinante intitolato Seven Songs for Seven Musicals. Di cosa si tratta? Alcune canzoni del loro disco fanno da colonna sonora a una serie di video in cui sono state montate scene tratte da vari film musicali americani girati tra gli anni Trenta e gli anni Cinquanta. Un'occasione perfetta dunque per sentire una manciata di pezzi folk come si deve e anche per dare una rispolverata a una serie di vecchie pellicole come All-American Co-ed, American Girl e Lights of Old Santa Fe, che faranno sorridere il pubblico di oggi abituato a effetti speciali e 3D e che invece faranno scendere una lacrimuccia nostalgica agli appassionati del cinema in b/n.
Potete ascoltare e compare l'album “Home Pastorals” sulla pagina Bandcamp della band.