È sempre più attuale la polemica che mostra la torre delle grandi case editrici, dei premi letterari truccati, degli autori che ammiccano fra loro pur di vedere vendute più copie dei loro libri. Contro di loro, lo abbiamo visto, si sono mossi critici e addetti ai lavori. Sarà difficile cambiare lo stato delle cose, ma qualcosa si sta muovendo.
Ho intervistato Anna Pinzuti, vice presidente della casa editrice Sillabe di Sale.
“Sillabe di Sale è una realtà editoriale nuova, affacciatasi sul mercato circa un anno e mezzo fa. Come noi ci sono molte realtà editoriali in Italia. Non tutte si muovono all’unisono. Noi abbiamo messo a caposaldo della nostra avventura il fatto di essere editori non a pagamento. Purtroppo molti autori si lasciano sedurre da offerte del genere pur di vedere pubblicato il proprio nome, ma poi si ritrovano a dover pagare cifre altissime, mentre queste spese deve accolarsele l’editore, e non l’autore. L’autore non deve pagare niente. Per di più queste case editrici a pagamento, anche se non si dovrebbero neanche chiamare case editrici, poi lasciano completamente da solo l’autore che ovviamente, dopo che è uscito il suo libro, non sa assolutamente cosa fare per vendere e si ritrova con migliaia di copie in cantina del suo libro che non venderà mai o difficilmente venderà.”
Anche questa dunque una delle principali problematiche dell’editoria italiana.
Sillabe di Sale è stata al Salone del Libro di Torino 2014 nella zona dell’Incubatore, che è la zona dedicata alla case editrici appena nate. Conta al suo attivo alcuni titoli ed è in espansione. I libri pubblicati, la bozza del contratto e altre informazioni utili si trovano sul loro sito.
Written by Alessio Barettini
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