Silvana De Mari: L’ultimo orco

Creato il 13 febbraio 2012 da Martinaframmartino

Silvana De Mari è politicamente scorretta. Le sue critiche nei confronti della religione islamica sono viste come frasi razzistiche e pericolose, capaci di fomentare l’odio fra popoli.

Io non ho la pretesa di aver letto tutto ciò che ha scritto, ma da quel che ho letto non posso che dichiararmi d’accordo con lei. E non m’importa nulla di essere politicamente corretta, l’ipocrita maschera del politicamente corretto a mio giudizio è spazzatura.

E possiamo metterla come vogliamo, una cultura che reputa metà del genere umano inferiore all’altra metà non può e non potrà mai avere la mia approvazione. Dirlo non è bello? A me sembra più grave fare i complimenti al re per i suoi vestiti nuovi e contemporaneamente ridere alle sue spalle, o preoccuparsi di come ingraziarselo. Se il re è nudo bisogna dirlo, anche se non è bello.

Sul sito della De Mari (http://www.silvanademari.com/) campeggia una frase di George Orwell: “Nel tempo dell’inganno universale dire la verità è un atto rivoluzionario”.

Non accettiamo il politicamente corretto. Non accettiamo che tutte le verità siano uguali e interscambiabili. Il male esiste, le cose sbagliate esistono. E se è giusto rispettare gli altri dobbiamo anche pretendere dagli altri lo stesso rispetto. Senza fomentare odio, ma senza recedere dai principi di uguaglianza degli esseri umani.

Noi siamo le scelte che facciamo, non il sangue che ci scorre nelle vene” afferma Yorsh a pagina 309 de L’ultimo orco.

Noi siamo le scelte che facciamo, e anche scegliere di stare zitti, di far finta di non vedere, di rispettare le scelte degli altri quando questi altri sono i primi a non rispettare chi li circonda, non è un’azione priva di conseguenze. “Noi abbiamo solo ubbidito agli ordini” hanno detto i nazisti a Norimberga. Noi abbiamo solo rispettato le scelte degli altri, anche quando facevano del male a creature indifese. Erano loro, era la loro cultura, e non avevamo diritto di immischiarci.

Davvero?

Silvana De Mari è una signora scrittrice. L’ultimo elfo è un libro stupendo. L’ultimo orco si mantiene agli stessi livelli. La scrittura è molto personale, certo non è ciò che insegnano nei corsi di scrittura creativa, ma è straordinariamente efficace. Le storie sono belle, dolci e tragiche, delicate e cupe, ma allo stesso tempo luminose e piene di speranza. C’è il perdono anche, verso gli stessi orchi. E l’orco non si vede dal sangue che gli scorre nelle vene, ma dalle azioni che sceglie di compiere.

Sono libri da leggere e rileggere, da studiare, perché quasi in ogni pagina c’è nascosta una perla. Prima o poi forse lo farò, li rileggerò con calma, senza la curiosità per la fine della storia, e assaporerò meglio ogni singola parola. Per ora mi limito a consigliarne la lettura.



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