Silvia: “I miei studi all’aria? Ma ora la mia vita è più dolce!”

Creato il 09 aprile 2013 da Tipitosti @cinziaficco1

Silvia Vieri, nata nell’88 a Genova, mi ha scritto. Ed io pubblico volentieri le sue righe, perché descrivono il suo coraggio, la sua voglia di non mollare.

Silvia si è laureata in Ostetricia. Non ha trovato lavoro, ma non è rimasta ad aspettare. Ha deciso di rimboccarsi le maniche. E’ felicissima della scelta che ha fatto. Non si sente tosta. Eppure ha avuto tanta determinazione. E’ riuscita a trasformare il suo “gioco preferito” nel suo impiego. Sta per aprire un  negozio con sua madre.

“Mi sono laureata in Ostetricia nel marzo del 2011. Ho cercato lavoro subito dopo da volontaria presso l’Azienda Ospedaliera Galliera di Genova. Ho inviato un curriculum a Londra, dove mi avevano chiesto di andare a prestare servizio. In estate, però, mi è stato comunicato che stavano già licenziando le ostetriche londinesi per mancanza di fondi e che se avessi voluto, sarei potuta partire per l’Australia. Un pò lontana.
Cercando qualche lavoretto estivo che mi premettesse di sostenere le spese del volontariato (assicurazione, posteggio giornaliero, benzina) ho pensato di vendere qualche dolce alle sagre di paese. Sono sempre stata “l’amica che porta la torta”. Un successo. Tutto esaurito.
Il destino ha voluto che alla seconda fiera incrociassi uno chef di una scuola di cucina, “I Buongustai” che, affascinato dai miei dolci innovativi, mi ha assunto con contratto regolare per insegnare nella sua scuola. Anche lì, tutto esaurito. Corsi su corsi, richieste di torte. Un successo inaspettato. Che felicità.

Nel campo ostetrico nessuna novità, nessun concorso, nessuna buona nuova.
Sforno dolci dall’età di sei anni. Da piccola, invece di giocare con le Barbie, volevo cuocere un dolce. Dapprima accompagnata dall’esperienza della nonna, poi dai consigli della mamma ed infine dal supporto moderno di internet. Un’autodidatta, in pratica. La scelta di aprire un laboratorio e successivamente una torteria è stato un percorso lungo, un sogno nel cassetto, che avevo da anni.

La crisi economica, la mancanza di posti di lavoro e la voglia di mettermi in gioco mi hanno portata ad aprire un’attività mia.

Ma ho avuto un sostegno. Tutto questo progetto non sarebbe stato possibile, se non avessi avuto l’aiuto dei miei genitori, un aiuto indispensabile dato dalla loro esperienza e dalla fiducia nei miei confronti.

Un aiuto economico è anche miracolosamente arrivato da finanziamenti regionali per la Valpolcevera.

Dopo mesi di ricerca del locale “perfetto”, abbiamo trovato uno spazio adibito precedentemente alla vendita di formaggi e salumi  – tutt’altra roba- disastrato, chiuso da anni e nemmeno tenuto bene. I lavori edili sono iniziati ad ottobre dell’anno scorso e terminati a marzo 2013. Un’odissea di imprevisti ed ostacoli, che, comunque, non ci hanno fermato.
Apriamo a maggio in Via Natale Gallino 38/40 r, Genova Pontedecimo. Il laboratorio è già attivo e produttivo!
Per adesso le uniche “dipendenti” siamo io e mia madre, un’impresa tutta femminile e famigliare. Continui litigi, lanci di pentole e mestoli, ma in fondo, è sempre la mamma. Non rimpiango per nulla la mia scelta. Fare l’ostetrica è bellissimo. E’ un lavoro che ti dà speranza. Ma non era il mio. Evidentemente.

Dicono che il posto giusto sia quello in cui smetti di guardare l’orologio. In ospedale ricordo che facevo sempre il conto delle ore per arrivare alla fine del turno. Quando, invece, entro nel mio mondo di confetti e zucchero, non so nemmeno che ore sia e a che ora uscirò. Non mi interessa. Sento il mio mondo di bignè come casa mia e tratto i clienti come ospiti e amici. Preparo prodotti di buona qualità e li cucino con la stessa passione con cui potrei cuocere una cenetta romantica al fidanzato.

Sinceramente non mi sento per nulla tosta, tutt’altro. Sono una comunissima ragazza che ha deciso di mettersi in gioco adesso, perché è adesso che noi giovani dobbiamo combattere la nostra partita, con o senza crisi. 

Capisco che studiare per tanti anni e non trovare un lavoro adatto alle proprie competenze possa essere frustrante e demotivante, ma a mio parere non bisogna mai arrendersi. E’ un periodaccio, ma se ci lasciamo sconfiggere da questo non cambieremo mai nulla. Leggete anche questa intervista http://www.laureatiartigiani.it/2013/03/21/ostetrica-apro-pasticceria-crisi-diventa-opportunita-caso-incontrare-persone-giuste/“

                                                                                                                 Silvia Vieri


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