Dopo il buon esordio di Flying saucer for recreation del 2009, tornano i Silvia’s magic hands con un Ep di cinque canzoni tirate e compatte. James Wood III ha una bella voce, la si nota perché nell’economia generale del suono ha il suo peso, nell’equilibrio delicato che si deve ricercare tra l’ombra della forma canzone ed il suo superamento. E ascoltare dischi come questo diventa fa sempre un gran piacere: poche tracce fatte di country-blues esplosivo che gioca con l’elettronica, si perde in divagazioni strumentali e si dilata fino al silenzio.Impianto cantautorale insomma, con però una fantasia sempre nuova in ogni brano che parte, magari, acustico e poi si apre ad arrangiamenti ricchi con misura. Il cantato in inglese aggiunge un’esterofilia invitante e una nostalgia per qualcosa che non ci appartiene, ma che in realtà permea ogni nostro ascolto. Prodotto da esportazione, quindi di nicchia qui da noi.
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