E’ incredibile che ci si venda come balsamo contro il declino, l’associazione a un bandito che è poi il principale colpevole del delitto, cantando inni a una stabilità da magliari che prosegue nel cammino di immobilismi, smarrimenti e corruzione. Tanto più che la consociazione di fatto alla luce della demolizione del welfare e dell’umiliazione del lavoro risale a molti anni fa. Nessuno in effetti lo potrebbe credere, nemmeno quei poteri che ci stanno imponendo il suicidio in nome di interessi altrui e che appunto sono felicissimi della situazione. Per cui con buona pace della rampolla Barbara, quando il Cavaliere ha letto sul gobbo il passaggio del discorso (scritto, pare, da Capezzone) in cui si dice che il Pd vuole arrivare al socialismo per via giudiziaria, solo gli scemi del villaggio, allevati dalla televisione non si sono scompisciati. Anche perché parecchi dei personaggi che compongono il puzzle democratico, non hanno nulla da invidiare al tycoon quanto a spirito conservatore e nullità politica.
La stabilità messa in piedi da Napolitano è quella della menzogna continua, quella in cui il governo, per esempio, gioca a morra cinese con l’Imu e con l’aumento dell’Iva, ben sapendo che l’anno prossimo agli italiani toccherà sia l’iva più pesante, sia un’Imu ribattezzata, ma più alta e addossata anche a chi non ha alcuna proprietà. Maledetti socialisti…