Silvio e le donne merci e oggetti: “Ma lei, quante volte viene?”

Creato il 10 febbraio 2013 da Massimoconsorti @massimoconsorti

Perché molte donne continuino a votare per lui non si sa. Appartiene alla sfera dei misteri gaudiosi. Silvio è la negazione della galanteria, e se qualcuna ancora ci casca è perché non sa neppure dove stia di casa, la galanteria. Il Capataz è osceno. E nel suo campionario di volgarità, inserisce una buona dose di violenza psicologica. Che le donne abbiano subito modificazioni genetiche nel corso degli anni, è innegabile. Ma che si lascino ancora offendere, a ogni occasione utile, da un machista inguardabile che si fa forte solo del suo “fascino” da danè, è incomprensibile. Perfino stare allo scherzo, con Silvio, significa sprofondare in un baratro di oscenità che non rendono giustizia alle donne anzi, le offendono nella loro intimità. Silvio va alla Green Power di Mirano e, scherzando pesantemente sul lavoro di una impiegata, si lascia andare a uno dei suoi soliti siparietti fatti di pessimo gusto, di allusioni sessuali, di ambiguità che manco Totò, che era un principe, avrebbe mai lontanamente immaginato. La platea, ovviamente, ride alle battute di Mohamed Esposito. Lo applaudono mentre invita la signorina a girarsi e le chiede i tempi che intercorrono fra una sua “venuta e l'altra”. Ridono, i pirla sul palco, ride Bonaiuti in prima fila, ride Adriano Galliani che in campagna elettorale, segue il suo mentore dappertutto. Nessuno che provi a dire buhhh, a fischiare, un andarsene in segno di disprezzo per un individuo che il mondo-ridere-fa-peccato-che-sia-italiano. Lo voteranno, ancora, perché da quella bocca vogliono sentire esattamente quello che Silvio dice: il nulla. Lo voteranno perché amano chi li piglia per il culo e chi li fa ridere a poco prezzo, perché una battuta intelligente non rientra nelle corde del guitto dell'avanspettacolo. Ci piacerebbe conoscere il QI di Francesca, la sua fidanzata. E ci piacerebbe sapere se la signorina di Napoli ama farsi trattare in questo modo dal suo fidanzato, che sarà pure potente, ma per il resto... Il fatto è che, nonostante le donne rivendichino tutto il rivendicabile possibile, basta un momento come quello di oggi alla Green Power, per renderci conto che il cammino è ancora lungo e che fra un'enunciazione e la realizzazione pratica dell'enunciato, corre la transiberiana. Voteranno per Silvio gli impotenti, gli evasori fiscali parziali e totali, i nullafacenti, i fotogenici, gli avvocati, i tassisti, i farmacisti, gli spalloni, i dipendenti Mediaset e Mondadori, i commercialisti. Ma non capiamo, ancora, perché le donne continuino a votarlo. Inutile fare di ogni erba un fascio. Occorrerebbe fare proprio un fascio.

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