Paesaggio con figure (1983)
Giulia in ottobre (1985)
Voci celate (1986)
La fabbrica sospesa (1987)
Antonio e Cleo, episodio di Provvisorio quasi d'amore (1988)
L'aria serena dell'ovest (1990)
Musiche bruciano (1991)
Femmine, folle e polvere d'archivio (1992)
Un'anima divisa in due (1993)
Miracoli, storie per corti (1994)
Frammenti di una storia tra cinema e periferia (1995)
Made in Lombardia (1996)
Dimenticare Biasca (1997)
Le acrobate (1997)
Il futuro alle spalle - Voci da un'età inquieta (1998)
Rom Tour (1999)
Pane e tulipani (2000)
Brucio nel vento (2002)
Agata e la tempesta (2004)
Giorni e nuvole (2007) - 2,5/5
Cosa voglio di più (2010)
Soldini (1958), italiano, ha lasciato la facoltà di scienze politiche per darsi al cinema. Il suo film più noto è Pane e Tulipani.
-Giorni e nuvole
di Silvio Soldini - Italia 2007 - drammatico - 116min.
Genova. Michele (Antonio Albanese) perde il lavoro, ma tiene nascosto il fatto alla moglie Elsa (Margherita Buy), restauratrice, per non distoglierla dalla tesi di laurea che sta preparando. Dopo i festeggiamenti le svela la situazione: non lavora da due mesi e fra poco dovranno vendere la casa. Hanno una figlia, ma per fortuna lei vive con il suo compagno e se la cava gestendo un locale. La donna va a lavorare in un call center, lui vive di lavoretti saltuari. Si trasferiscono in un appartamento in periferia; pian piano le tensioni si accumulano, ed il rapporto inizia ad incrinarsi.
Attuale nei temi ed efficace nella realizzazione, il film di Soldini è una pellicola che alterna pregi e difetti: storia ben raccontata e personaggi credibili e ben interpretati, ricerca di inquadrature non banali e uso funzionale del piano-sequenza da una parte; qualche personaggio di contorno di troppo (ad esempio il padre di lui, figura di per sè inutile) e un ridicolo tentativo di "gag" dall'altra; alcune situazioni patetiche sembrano provenire da un serial televisivo (il padre che va a dormire dal ragazzo della figlia e scopre che non è così poco raccomandabile come sembra), cosa che spesso affligge il malconcio cinema nostrano.
A parte questo però si denota una certa sensibilità ed un'indubbia attenzione ai problemi di una società instabile e che offre ben poche sicurezze.
Se la cava.
Voto: 2,5/5
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