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Mimmo AntieriastrattismoSi è inaugurata il 5 maggio a Galatina, presso il Palazzo della Cultura, dove ha sede anche il museo, la sua ultima personale di acrilici, dove colore e trasparenze giocano un ménage à trois con lo spettatore, che per un attimo dimentica l’insieme astratto e si ritrova a cercare quello che c’è sotto ogni forma: veli, ombre, riflessi, cerchi, linee smettono di essere elementi e diventano simboli, sapientemente tracciati con padronanza della materia e del colore.
Si passa dai rossi vulcanici, agli spazi ampi in cui il bianco contende all’azzurro una parte della tela, per alleggerirne “gli argomenti”, per rilassare l’occhio e costringerlo a perdersi nell’opera. E questa diventa generosa per chi si sofferma a contemplarla: regalerà a ognuno la propria interiorità, perché ogni forma può avere il suo double face, il suo alter ego, ognuno leggerà le note della propria storia, del proprio carma.
E chissà che qualcuno non intersechi la personale storia di Mimmo Antieri, artista di lungo corso, che è passato dall’”insegnamento ai fatti”, e che trova, di fronte a una finestra vista mare del suo studio a Gallipoli, la calma e l’isprirazione che opere così complesse richiedono. Se vi piace mettervi in gioco, visitate la mostra di questo pittore, fate del suo astrattismo il vostro personale momento di intimità.