Magazine Cultura

simbologia ermeneutica nella gnosi catastrofica: il terzo millennio (non più ineunte) e il delirio delle blatte

Creato il 08 luglio 2010 da Nefarkafka666

Il pantagruelico eclettismo con il quale viene glorificata oltre tempo massimo qualunque trovata proveniente da oltre oceano è indice della desolante desertificazione che contraddistingue l’approccio mentale e pratico della grande azienda. Personaggi come Olivetti che seppero dare una salutare sferzata al mondo industriale e che riuscirono a conciliare le istanze imposte dalla modernità con le esigenze dei dipendenti vengono assurdamente dimenticati da un branco di minchioni pronti a sacrificare ogni cosa sull’altare della stupidità. Poiché l’imbecillità decanta copiosamente all’interno del mondo aziendale ed un imbecille è tanto più imbecille quando glorifica qualcun altro ancora più imbecille di lui, da alcuni anni a questa parte si assiste ad una apocalittica implosione di teste spaventosamente vuote che quando collassano su loro stesse dimostrano un superbo spregio per il decoro. Infatti, quando questi crani inesorabilmente vuoti collidono tra loro, schiacciati dal senso del ridicolo e dal palesarsi di una realtà che non è quella di una slide sul customer profile proiettata su un muro durante un corso di marketing, non è raro che sprizzino scintille.

Ecco quindi spiegata l’ossessione per approcci che i guru delle teorie aziendali definiscono come “motivazionale spinto” e “assetto proattivo”: termini che rimandano inesorabilmente alle pellicole hard core con le quali si trastullavano durante le loro permanenze lisergiche nei campus universitari, alle frequentazioni con la chiesa di Scientology e alle minchiate apocalittiche di quei geni della programmazione neurolinguistica.

In America negli anni passati la figura del motivatore aziendale è stata un autentico culto alla fesseria: le aziende hanno speso carrettate di quattrini per degli stage formativi nei quali un branco di idioti invitava un altro branco di idioti a fare idiozie con il risultato di diventare tutti quanti ancora più idioti. Ecco quindi gente che si guardava allo specchio dicendosi “sei il migliore”, “sei il numero uno”, “li distruggi tutti”. Dopo mezz’ora le immagini riflesse si rifiutavano di essere ulteriormente umiliate e se ne andavano via incazzate come vipere.

Un tempo si pensava che per far bene il proprio lavoro bastassero intelligenza, competenza ed impegno. Adesso pare che sia necessario essere fachiri per produrre dentifricio. Bestialità del genere dopo qualche tempo hanno mostrato di essere nient’altro che cazzate imperiali e negli USA le aziende hanno ridimensionato notevolmente il ruolo di questi professionisti della stronzata. Ovviamente in Italia siamo sveltissimi ad importare e a ricercare nefandezze ignobili ma molto più lenti a liberarcene: in questi giorni si è vista l’irresistibile apoteosi di branco di deficienti chiamato a camminare sui carboni ardenti con i risultati che la cronaca di questi giorni ha portato alla ribalta ponendo giustamente al pubblico ludibrio un gruppo di professionisti convinto che una passeggiata su un pavimento bollente sia altamente indicata per aumentare la propria produttività e la fiducia in se stessi.

Il prossimo passo che la grande azienda compirà sarà forse il punto di non ritorno della vaccata: pare che alcuni industriali brianzoli del mobile stiano per proporre un esperimento unico al mondo. Dopo aver assunto cinquanta gocce di lassativo per rinoceronti i dipendenti dovranno dimostrare tutta la loro forza di volontà e dedizione aziendale lavorando per un intero turno senza varcare la soglia del bagno (che verrà comunque murata per fornire un ulteriore sprono).


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :