Stasera alle 22.55 su LaEffe andrà in onda il film Sin nombre, esordio del giovane regista americano Cary Fukunaga, scritto e diretto due anni prima di Jane Eyre. Protagonista la giovane e talentuosa Paulina Gaitán (la stessa di Trade, con cui questo film ha molto in comune) a interpretare Sayra, un’adolescente nata in Honduras che sogna di emigrare negli Stati Uniti. L’emigrazione dall’Honduras, attraverso il Guatemala e il Messico è ritratta come una deportazione di massa, con treni presi d’assalto da folle di disperati che viaggiano arrampicati sui tetti dei vagoni. Sayra parte insieme al padre ed allo zio ed è una delle tante persone in cerca di un’opportunità, di un lavoro, di una vita meno umiliante. C’è anche chi ha il coraggio di approfittarsi della situazione per rubare i pochi averi che gli emigranti portano con sé. Sono le bande indigene dei mareros, caratterizzate da rituali precisi di violenza inaudita. Una di queste gang tenterà di attaccare Sayra sul treno che viaggia per il Messico e in questo modo la ragazzina conoscerà Casper, membro della gang Salvatrucha e i destini dei due ragazzi si incroceranno inevitabilemente.
Il film mostra in modo crudo e realistico le violenze della gang, accentuate dal fatto di avere come protagonisti ragazzini appena dodicenni. Una in particolare tormenta Casper, l’iniziazione dell’amico Smiley, finita con il corpo di un rivale dato in pasto ai cani. Solo la bella e morbida fotografia di Adriano Goldman riesce in un certo senso ad attutire la violenza delle immagini. Un’interessante storia di attraversamento di confini geografici e morali per due teenager che si trovano a fronteggiare povertà e violenza in Messico.
Ecco il trailer:
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