Sindaco Bari propone legge nazionale anti-botti

Creato il 04 gennaio 2012 da Lalternativa

Per qualcuno si tratta solo di qualche trick e track, e di una repressione inutile. Per il sindaco di Bari, Michele Emiliano, e’ una battaglia per la civilta’ e un chiaro segnale di lotta alla criminalita’ organizzata che, sparando botti illegali a capodanno, vuole dimostrare la sua forza.

A pochi giorni di distanza dall’ordinanza anti-botti con cui il primo cittadino del capoluogo pugliese ha tentato di impedire la solita mini-guerra di capodanno, Emiliano punta ora a un percorso legislativo che superi la scarsa efficacia dell’ordinanza e dei suoi limiti di urgenza e contingenza: ”Chiedero’ l’aiuto di tutti i parlamentari pugliesi, per promuovere un disegno di legge nazionale che vieti lo sparo privato di fuochi d’artificio e che limiti la possibilita’ di esploderli in apposite zone che dovranno essere autorizzate dal questore”.

”La notte di capodanno – ha spiegato il sindaco di Bari – sono state sparate solo categorie di fuochi di aritficio non autorizzate, quelle che sarebbero state comunque illegali. Mentre dai balconi della citta’ lo sparo privato e’ stato infinitesimale rispetto al passato”. Ma ora – ha aggiunto – ”e’ evidente che questa specie di patto non scritto tra Stato e camorra, che consente a quest’ultima di sparare, e’ finito: la camorra non potra’ sparare nemmeno a capodanno, almeno fino a quando saro’ il sindaco di questa citta”’.

”Per la prima volta in Italia – ha rilevato Emiliano – con le ordinanze anti-botti abbiamo detto cio’ che gli italiani vogliono, secondo me, si affermi chiaramente: sparare privatamente a capodanno e’ una scemenza concalamta; una cosa talmente stupida e pericolosa da dover essere vietata”. E nel caso di Bari – ha precisato – ”vorra’ dire che Savinuccio Parisi chiedera’, dal carcere, l’autorizzazione al questore per sparare nella sua zona” cosi’ come dovrano fare ”tutti i clan mafiosi, per esempio gli Strisciuglio al quartiere Liberta’, oppure a Barivecchia e San Girolamo”.

”Io – ha aggiunto – ho avuto il coraggio di dirlo, supportato da migliaia di cittadini che capiscono il significato dello sparo della camorra; lo stesso per cui i picciotti della camorra il giorno dopo camminano fieri per le strade della citta’ dicendo ‘avete visto cosa bbiamo combinato ieri?’. Emiliano ha poi sotoloneato che l’ordinanza, che deve avere carattere di urgenza e contingenza, sia l’unico strumento a disposizione del sindaco per impedire che il giorno dopo gli spari ci sia un afflusso di centinaia di feriti al pronto soccorso: ”Se non l’avessi fatta – ha detto – oggi staremmo qui a parlare del perche’ il sindaco si e’ schierato con la parte pro-spari. Mentre io, a differenza del sidaco di Firenze, Renzi, non credo che le ordinanze non servano a nulla”. Invece – ha proseguito – ”a Bari l’ordinanza e’ servita a non avere nessun ferito: non era mai accaduto nella storia di Bari”.

Quanto alle multe da comminare ai trasgressori, Emiliano ha detto che ”le fotografie scattate ora sono al vaglio della polizia municipale che sta individuando i responsabili”.

Il sindaco sta anche studiando l’ipotesi di ”uno spettacolo pirotecnico organizzato dal Comune, cosi’ come accade nelle piu’ grandi citta’ europee”. E a coloro che continuano a difendere i fuochi pirotecnici, a dispetto della loro pericolosita’, Emiliano risponde: ”Ho timore che tutti coloro che stanno rifiutando questo percorso della citta’ di Bari, cioe’ quelli che non vogliono farla diventare piu’ civile ma vogliono giocare su queste atmosfere oscure, stiano tra di loro solidarizzando. Bisogna evitare di trasformarle in un partito che ha una dignita”’.

Per Emiliano, a Bari ”si e’ creata una strana collusione tra brutte atmosfere del ‘rutto libero’, della destra estrema, di frange estremiste degli Ultras che, un po’ come e’ avvenuto per l’ordinanza di chiusura del Lungomare si sono buttati in mezzo a questa polemica antisindaco. Per l’ordinanza di chiusura Lungomare – ha ricordato – che ha fatto sarrabbiare gli spacciatori di cocaina che perdevano la loro piazza, mi sono beccato delle minacce e delle svastiche che, se io fossi stato il sindaco classico della sinistra, avrebbero scatenato un putiferio in tutta Italia”.

Allora – ha continuato – ”bisogna evitare che frange della criminalita’ organizzata insofferenti alle regole, che la destra estrema, che i ‘cheyenne’ (tamarri, ndr) della citta’ e chissa’ chi altro, vengano a solidarizzarsi contro lo Stato. Perche’ ora il nemico e’ quasi inconstistente e puo’ essere sconfitto, ma non dobbiamo consentire al nemico di crescere. Altrimenti vi consiglio la lettura di Arturo Ui di Brecht e di come una banda di criminali quali erano i nazisti a Berlino, si sono strasformati in un regime, tra l’altro in una situazione economica molto simile a quella in cui si trova oggi il nostro Paese”.

”Noi – ha concluso Emiliano – dobbiamo tenere molto forte la democrazia, prendendo decisioni. Perche’ ogni volta che la democrazia si concepisce come impotente, apre la strada a questo tipo di atmosfere che se si mettono insieme rischiano di diventare un partito, una opinione pubblica che va assolutamente segmentata e non fatta consolidare”.


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