Un atto “importante” che tende a utilizzate bene tali risorse umane, migliorare l’accoglienza delle persone e l’armonica integrazione con i residenti, attendendo l’iniziale diffidenza.
Certamente rimane in Italia la riflessione che “non possiamo accogliere in un modo illimitato tutti” (problema giustamente posto da alcuni presidenti delle regioni del nord) e che i flussi migratori vanno bloccati (con l’ausilio delle Nazioni Unite e dell’Unione Europea) nelle coste di origine evitando di trasformare i mari in cimiteri.
Il problema è molto complesso e occorrerà, attentamente, vigilare affinché gli immigrati non arrechino problemi ai residenti ovviamente anche in termini di sicurezza urbana (ricordando che nei servizi e nell’assegnazione di case popolari “dobbiamo mettere in rilievo chi è nato o vive da molti anni in Italia”).