“Sindaco Cuomo e Vice-Sindaco Auricchio: gli animali non hanno voce per smentire i vostri proclami propagandistici, ma chi li difende sì!”

Creato il 18 ottobre 2014 da Yellowflate @yellowflate

Sul comunicato stampa diffuso dal Signor Sindaco Nicola Cuomo il 14-10-2014, avente ad oggetto “AFFIDAMENTO CANI RANDAGI”, l’Associazione A.D.D.A. si vede costretta a replicare come segue, dato che Cuomo, Auricchio e soggetti collegati dovrebbero fare la cortesia di evitare di parlare di “benessere animale”, di “sensibilità” e quant’altro: per loro sono soltanto parole, buone per farsi pubblicità, ma di cui ignorano completamente il significato.

1. La “linea guida” riguardante l’affidamento del servizio di ricovero dei randagi di Castellammare, emanata dall’Assessore al ramo signora Maria Rita Auricchio di concerto con il Sindaco, è stata resa nota all’A.D.D.A. nel corso dell’incontro tenutosi il 10 giugno 2014 presso la sede del Comune e prontamente, pur se garbatamente, contestata nel merito dai rappresentanti dell’Associazione (Presidente e Vice-Presidente) presenti unitamente al Sindaco e all’Assessore al ramo: in tale occasione, invero, l’Associazione ha tenuto a richiamare l’attenzione degli amministratori comunali sulla necessità di applicare sul territorio le normative nazionali e regionali di settore.

2. Nella medesima occasione il Sindaco Nicola Cuomo non ha fatto altro che parlare al telefono, di modo che non è dato comprendere come egli possa ritenere di aver avuto contezza di ciò che si disse in quella sede, mentre la signora Auricchio, delegata evidentemente a (fingere di) ascoltare quanto avevamo da dire, non ha mostrato alcuna disponibilità a tenere in debito conto le problematiche e le esigenze prospettate dall’A.D.D.A., bensì non ha inteso far altro che descrivere l’Amministrazione Comunale come “sensibile a tali problematiche” tant’è vero che avrebbe fatto di tutto per risparmiare sui costi (!).

3. Pertanto, l’A.D.D.A invita il Sindaco Nicola Cuomo ed i suoi collaboratori a non menzionare impropriamente nei suoi comunicati stampa l’A.D.D.A stessa e gli orientamenti di cui essa si fa portatrice da oltre un quarto di secolo sul territorio.

4. L’affidamento temporaneo dei randagi alla nuova struttura di Brusciano è stato deliberato e portato avanti senza verificare correttamente il possesso dei necessari requisiti, come segnalato non solo dall’A.D.D.A. ma anche dall’Assocanili e dal Ministero della Salute, ripetutamente pur se inutilmente;

5. il trasferimento dei randagi ospitati presso la precedente struttura di Torre del Greco alla nuova struttura di Brusciano è avvenuta con modalità a dir poco discutibili (documentate con video e foto, che mostrano chiaramente i gravi maltrattamenti subiti), con la presenza del veterinario ASL solo il primo giorno; alle operazioni hanno personalmente assistito i rappresentanti dell’Associazione, tentando in ogni modo -ancora: inutilmente- di far sospendere le operazioni e di farle riprendere con le dovute modalità e cautele, mentre l’incaricato dal Comune ha assunto un atteggiamento di completo disinteresse e si è rifiutato di presenziare allo “scarico” dei cani presso la struttura di destinazione, il cui titolare ha, a sua volta categoricamente rifiutato di far assistere i rappresentanti A.D.D.A. allo “scarico”, appunto.

6. Per ricoverare i cani la struttura di Torre del Greco chiedeva circa 3 euro ad unità, comprensivi di terapie anti-leshmaniosi ed alimentazioni specifiche per animali ammalati, prezzo sul quale viene ora risparmiato ben poco e pagato un prezzo altissimo da parte degli animali trasferiti, che ovviamente non potranno usufruire di cure adeguate e, soprattutto, sono stati sottoposti a traumi gravissimi, pur essendo molto anziani e abituati al luogo ed al gruppo in cui vivevano da tempo, alcuni di essi da oltre 10 anni.

7. L’interruzione del pubblico servizio prospettata dal Sindaco nel suo comunicato stampa avrebbe ben potuto aver luogo negli ultimi due anni da parte della stessa struttura di Torre del Greco, che è tuttora creditrice nei confronti dell’A.C. di Castellammare di circa 160.000 euro e che, invece, ha continuato a svolgere il servizio di ricovero in modo ottimale.

Su questo ennesimo insulto ad esseri che non hanno voce per potersi ribellare contro gli inutili e mostruosi soprusi che subiscono, GIUSTAMENTE l’opinione pubblica è insorta.

A.D.D.A. – Via Plinio Il Vecchio n. 60 – Castellammare di Stabia – 0818704085


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