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Sindaco di Vigonovo. “Non denunciate chi ruba per fame”

Creato il 17 settembre 2013 da Retrò Online Magazine @retr_online
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Photo credit: Paolo Mazzo  / Foter / CC BY

La crisi ha messo in ginocchio molte famiglie, causando non poche difficoltà economiche a chi già faceva fatica ad arrivare a fine mese.
Le richieste di aiuto agli enti benefici si sono triplicate, soprattutto per quanto riguarda gli alimenti: molte persone cercano un pasto presso le mense dei poveri o le comunità. Spesso la fame ha portato ad azioni estreme, come rubare al supermercato.

Vigonovo, una piccola città in provincia di Venezia, il sindaco Damiano Zecchinato ha deciso di intervenire in modo speciale. Il primo cittadino ha infatti chiesto a tutti i supermercati di Vigonovo di non denunciare chi ruba cibarie perché si trova in condizioni di comprovato disagio economico, ma di rivolgersi direttamente al Comune. Il sindaco ha spiegato alla stampa locale che preferisce “pagare il conto ai supermercati di persona o attraverso il Comune, piuttosto che lasciare che un anziano o una persona che rappresenta un caso sociale finisca in prigione per furto di alimenti. Per questo ho chiesto a negozi e supermercati massima tolleranza e di comunicare con il Comune quando si verificano fatti del genere“. Zecchinato si è rivolto al comandante dei Carabinieri e ai direttori dei principali negozi del paese, specificando che “se si verifica che una persona rubi cibarie per pochi euro, per reale bisogno, e viene scoperta, è opportuno che non scatti la denuncia. Si tratta di un caso che deve essere affidato – italiano o straniero, giovane o anziano – ai Servizi sociali. La spesa del furto la pagherà eventualmente il Comune”. Questo, ovviamente, non vuol dire che chiunque sia sorpreso a sgraffignare nei negozi debba essere perdonato, ma, sottolinea il sindaco di Vigonovo, “si tratta di capire le reali condizioni di difficoltà delle persone. Ci sono anziani, ma anche giovani coppie disoccupate, che non hanno i soldi per andare avanti. Non riescono neanche a mettere insieme il pranzo con la cena. Se denunciati per furto in flagranza, queste persone rischiano di finire in carcere. Per evitare questi paradossi, credo sia opportuno sensibilizzare i negozianti a non sporgere denuncia”.


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