ROMA – Sindrome metabolica, come capire se ne siamo affetti e correre ai ripari? Per sindrome metabolica, di fatto, s’ intende una condizione pre-patologica in cui, al peso in eccesso, si associano disturbi sul fronte cardio-circolatorio.
IMPARIAMO A RICONOSCERE LA SINDROME METABOLICA:
Centimetri di troppo al girovita, aumento nel sangue dei trigliceridi e diminuzione del colesterolo HDL (quello buono), ipertensione arteriosa, intolleranza ai carboidrati: è l’insieme dei sintomi che diagnosticano la sindrome metabolica, un problema ormai dilagante nel mondo occidentale. Le persone in sindrome metabolica rischiano più di altre di sviluppare malattie del metabolismo, come il diabete di tipo II, e di incorrere in patologie cardiovascolari come infarto o ictus.
CHI COLPISCE LA SINDROME METABOLICA:
La sindrome metabolica colpisce in Italia dai 6 agli 8 milioni di persone. Si tratta di un disturbo che colpisce non solo gli adulti, ma ormai anche i giovani, sempre più in sovrappeso.
CORRIAMO AI RIPARI:
Chi soffre di sindrome metabolica può incorrere, con il tempo, a rischi molto alti per la propria salute. Per questo è essenziale intervenire quanto prima. Come agire? Per riportare il metabolismo in equilibrio, dimagrire e ridurre il rischio vascolare e i danni a cuore e arterie determinato dall’aumento degli zuccheri nel sangue, bisogna cambiare stile di vita, puntare ad un’alimentazione corretta con basso contenuto di grassi, e impegnarsi in attività fisica costante.
AIUTIAMOCI CON GLI INTEGRATORI:
Se uno stile di vita più salutare non bastasse per ottenere i risultati desiderati, prima di procedere a una terapia con farmaci, potrebbe essere utile assumere integratori alimentari. Per esempio, quelli a base berberina e acido clorogenico, in grado di regolare i livelli di trigliceridi e colesterolo plasmatici, fondamentali nel prevenire i fattori di rischio cardiovascolari e della sindrome metabolica.