Dal dolore che mi danno le ferite, dai brividi.
Dov'è finito il desiderio? Non capisco questa pelle fredda incapace di gustare, di sentire, di toccare, di annusare, di vedere la bellezza, ripartiamo dal piacere.
Ora m'ingolferò, m'ingolferò d'esserci. M'affanno di vita e che brucino gli imbecilli, non capisco questa vita anodina svuotata d'ogni edonismo. Mi prendo cura di vedere, osservare, scrutare, occhieggiare, toccare, mordere, deglutire, accarezzare, scivolare via dietro la mia ombra, una volta tanto, e prenderla alle spalle.
Mi prendo cura d'amare.
(Rispondimi.)