3 giugno 2014 Lascia un commento
Leggo molto entusiasmo attorno a questo film e non me lo spiego.
Ammetto due colpe che hanno certamente depotenziato il racconto: averlo visto in televisione e con la luce del giorno.
Una sala buia e un grande schermo certo avrebbero ottenuto un effetto maggiore ma resta il fatto che la storia non mi ha convinto, non mi ha convinto affatto. Innanzitutto la psicologia dei personaggi e’ totalmente sballata e di conseguenza le reazioni a cio’ che gli accade. Iniziando dalla moglie che passa meta’ film ad appoggiare il lavoro del marito e l’altra meta’ a recriminarlo, poi la ragazzina con gli occhi da pazza sin dalla prima colazione, lui il protagonista che sa in cosa si infila, eppure minimizza, ignora e infine pare svegliarsi magicamente.
Potrei proseguire col vicesceriffo mezzo deficiente consapevole di esserlo, lo sceriffo da vecchio west, l’esperto dell’occulto che tira fuori gli ennesimi demoni sumeri e via di questo passo. Cio’ che pero’ realmente non funziona e’ il cattivo, o meglio il cattivo che non e’ cattivo perche’ in fin dei conti non ammazza nessuno, lo si vede per pochi istanti e pare piu’ un maestro in gita con bambini scemi che un mostro dall’oltretomba. E’ che esteticamente e’ pure efficace ma se l’intento era creare un nuovo Freddy Krueger o meglio una Samara al maschile, "The Ring" e’ il vero riferimento di tutta l’operazione, il piano e’ fallito. Anche come racconto, dopo la terza passeggiata notturna al buio, torcia in mano e mostri che dovrebbero spuntare da un momento all’altro, lo sbadiglio vince sul terrore. Poi non so, dipendera’ da come ognuno ama farsi spaventare ma "Sinister" non mi regalato una palpitazione che una. Fate voi.