Sinistra laica e liberale. Partiamo dal socialismo utopico per ricreare la sinistra.

Creato il 18 agosto 2012 da Laperonza

Credo sia tempo di pensare a una nuova sinistra italiana. Lo credo perché mi pare evidente come non esista più una sinistra credibile, attendibile, autorevole. Il PD, sul quale io per primo, ma credo in molti, avevamo riposto fiducia e speranza ha miseramente fallito l’intento di creare una formazione omogenea di forze eterogenee di sinistra, coniugando l’anima socialista a quella cattolica. Ha fallito perché, mancando sostanzialmente l’ingrediente fondamentale, ossia l'elemento laico, si è irrimediabilmente trasformato nella vecchia Democrazia Cristiana ereditandone la propensione al compromesso anche squallido. La sinistra radicale è morta stando fuori dal parlamento, come il pesce fuori dall’acqua o come la vita aerobica in acqua, a piacimento. Vendola sembra una pallina da flipper che non sa che bersaglio colpire e si avvia inesorabile verso il tilt. Grillo, semplicemente, è tutt’altro che di sinistra. Potrebbe esserlo ma dovrebbe abbandonare l’idea del leader indiscusso e questo mi pare, al momento, improponibile. Che si fa?

Manca un leader, manca qualcuno che sia credibile, che sia pulito, che sia carismatico abbastanza da portare gli smarriti di sinistra (come me) verso lidi più sicuri. Questo leader non c’è ma fa ancora in tempo a venire. Dovrebbe però essere forte o incosciente abbastanza da rompere col passato, farsi carico della spinta che viene dal basso e condurla verso qualcosa di nuovo che prescinda dai retaggi storici, dal radicalismo marxista, dalla confusione mentale dei socialisti orfani di Craxi. Deve cogliere l’impulso dei cattolici laici che scindono la fede dalla politica se non nel coniugare il precetto morale con la condotta, la necessità di tutelare le classi più deboli senza precipitare nell’ideologismo stupido e sterile. Serve un nuovo concetto: laico, liberale e socialista. Bestemmia? Utopia? No, pura necessità. Già esistevano le radici di questo nel socialismo utopico e nell’ideale repubblicano di scuola mazziniana e cattaneana. Bisogna riprendere le radici storiche della sinistra laica italiana e riportarle ad oggi. Questa è la sinistra che vorrei e quella che potrà avere un futuro. Il resto è fuffa.

Luca Craia


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