Sintomi e cure

Creato il 19 maggio 2013 da Unarosaverde

SINTOMI

Avevi deciso che, tra fisioterapia, cose da fare in casa, roba di lavoro e viaggetti, non avresti avuto abbastanza tempo per preparare un altro esame di lingue, nella fattispecie il DELE C1 di spagnolo.

Poi ha deciso che la decisione di cui sopra avrebbe costituito un arresto nella tua scaletta delle cose da fare – o quantomeno da tentare. Inaccettabile. Quindi ti sei iscritta all’esame all’ultimo minuto.

Hai preparato, per tempo, una ventina di pagine di schemi grammaticali e di vocabolario riassuntivi, hai fatto tutti i temi d’esame che hai trovato, composizioni scritte incluse, e non sono andati malaccio. Manca, per arrivare serena a venerdi prossimo, giorno della sessione, una  convincente memorizzazione delle regole  e dei verbi e un concentrato ripasso. Sarebbe l’ideale, come una volta, quando eri una secchiona.

Avresti avuto ben quindici giorni per farlo ma stai facendo melina. Ti sei messa a giocare con la macchina da cucire e stai producendo sacchetti di cotone, vai a zonzo nei fine settimana, domani e per tre giorni ti rispediscono a Madrid – poco volente molto nolente – e oggi svolazzi di occupazione in occupazione senza deciderti a sederti alla scrivania a fare la persona seria.

CURE

E’ ora di smetterla di preparare esami di lingue che in Italia non servono a niente altro che a riempirti inutilmente il curriculum e a rovinarti le primavere. E’ ora di ammettere con te stessa che la vita da studente è terminata e che, se ti manca così tanto, dovresti prendere il toro per le corna, smettere di lavorare ed iscriverti all’università altrimenti ti fai solo il sangue cattivo in pensieri litanici di vorreimanonposso-vorreimanonriesco.

A settembre, se proprio proprio vorrai fare dei corsi, segui questa nuova regola: impara qualcosa di pratico e non di teorico. Fatti un bel corso di taglio e cucito, uno di cucina, uno di giardinaggio o, meglio, trovatene uno che ti insegni a effettuare le piccole riparazioni casalinghe di tutti i giorni in modo che, la prossima volta che ti resterà qualcosa tra le mani, tipo il cordino per tirare le tende, la tua prima reazione non sia quella di chiamare “papaaaaaààà” ma di cercare la scala e aggiustarlo.

D’altronde lo ha detto anche il sindaco di New York: “Non andate all’Università, fate gli idraulici“. E, se ti guardi intorno, in questi tempi bui, non potrai fare altro che ammettere che ha pienamente ragione.


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