Siracusa: caso I.N.D.A. mette a rischio il 50° ciclo di rappresentazioni classiche

Creato il 12 aprile 2014 da Giornalesiracusa

Oggi Siracusa: a poche settimane dall’inizio del cinquatesimo ciclo di rappresentazioni classiche, un terremoto giudiziario rischia di minare le fondamenta stesse dell’Istituto nazionale del dramma antico.

Nella giornata di ieri, la Procura della Repubblica ha annunciato l’iscrizione al registro degli indagati di alcuni dirigenti ed ex componenti del consiglio di amministrazione dell’I.N.D.A., orgoglio e vanto della comunità siracusana da un secolo esatto. Le indagini, condotte dal procuratore capo Francesco Paolo Giordano, e parallelamente dal sostituto procuratore Roberto Campisi, avrebbero fatto emergere alcune irregolarità relative alla gestione dei finanziamenti pubblici fino all’anno finanziario 2011; al fine di accertare le responsabilità oggettive degli indagati, la Procura della Repubblica ha affidato a quattro commercialisti  la stesura di una consulenza tecnica contabile: “Per ogni indagine concernente le istituzioni pubbliche o di rilevanza pubblica, viene prestata la massima attenzione per l’individuazione di fenomeni di non corretta gestione dei finanziamenti pubblici” queste le parole del dott. Giordano.

Secondo la documentazione depositata dall’assessore regionale alla Cultura, Michela Stancheris, dalla quale l’indagine ha ricevuto un’importante accelerazione, i vertici dell’I.N.D.A. avrebbero prodotto spese e bilanci non veritieri al fine di indurre in errore la Regione Sicilia e di ottenere il tanto sperato finanziamento di circa un milione di euro.

Il caso I.N.D.A. rischierebbe dunque di diventare un vero e proprio scandalo di portata nazionale, con tutte le conseguenze facilmente immaginabili in termini di pubblicità negativa, sia per la città sia per un evento che veicola da sempre folle di turisti provenienti da tutto il mondo: le rappresentazioni classiche.


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