Siracusa: firmato il protocollo d’intesa per la valorizzazione delle cittá d’arte in Sicilia

Creato il 28 febbraio 2014 da Giornalesiracusa

News Siracusa: l’Assessore ai Beni culturali, Mariarita Sgarlata, e il segretario generale dell’Associazione delle Città d’Arte e Cultura, Ledo Prato, hanno firmato il  protocollo d’intesa per la valorizzazione delle città d’arte della Sicilia alla presenza di Francesco Giambrone, Orazio Licandro, Alessio Lo Giudice, Maurizio Masone e Cettina Raudino, Assessori alla Cultura delle città di Palermo, Catania, Siracusa, Agrigento e Noto.

L’Associazione delle Città d’Arte e Cultura (CIDAC), che associa le principali città d’arte del nostro Paese, ha condotto, insieme al Ministero per i beni culturali e il turismo, un’articolata politica di valorizzazione del patrimonio culturale, dei centri storici, dei musei e delle aree archeologiche. Fino ad ora la Sicilia, e le sue città d’arte, erano rimaste escluse per via della competenza in materia affidata alla Regione.

Da oggi, con la firma del protocollo d’intesa, l’attività di valorizzazione delle città d’arte sarà estesa alla Sicilia, a partire da Palermo, Catania, Siracusa, Agrigento, Noto e Ragusa, con criteri e modalità originali non contemplati nel resto dell’Italia. Si tratta di un passo avanti importante che connette la Sicilia con il resto del Paese sul piano della promozione delle città d’arte, attivando politiche e progetti costruiti con la partecipazione attiva della Regione Siciliana e delle città coinvolte, in funzione di una strategia di sistema e di un potenziamento dell’offerta culturale.

“Azioni che possono avere effetti sul territorio – ha detto l’assessore Sgarlata – e che devono intrecciarsi in modo innovativo con le dimensioni più varie della vita economica e sociale, che ci aiutino ad agganciare gli assi della prossima programmazione europea, in sinergia con le Università siciliane e gli enti di ricerca, in grado di coinvolgere soggetti pubblici e soggetti privati, profit e no profit. Questo protocollo va inteso non come un fine ma come un mezzo, come una piattaforma comune e condivisa per le città siciliane d’arte e cultura già associate come Palermo, Catania, Siracusa, Agrigento, Ragusa e Noto”.


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