Nella conferenza stampa di fine anno della Cgil di Siracusa è infatti emerso uno spaccato dell’ impoverimento complessivo, occupazionale e sociale, della provincia, che nel 2014 sfiora il picco del 24% complessivo di disoccupazione e del 58% di quella giovanile.
Durante la conferenza stampa è stato presentato il lungo elenco di vertenze aperte, crisi aziendali, licenziamenti e tassi di disoccupazione, testimoniato direttamente dai lavoratori coinvolti: Siteco (180 diretti 600 indotto), Siracusa Risorse (104 unità), Provincia regionale ( 600 unità), Formazione professionale ( 380 unità), Precari Ata (110), Costruzioni Turco ( 65 edili), Sai 8 ( 154 lavoratori), Garanzia giovani ( 3700 iscritti), Lsu/Asu (190 unità nelle scuole, 4000 settore privato) Eureka Palace (61 dipendenti), appalto marina militare (56 unità).
Dati allarmanti a cui si aggiungono nel 2014 gli oltre 27mila lavoratori del nostro territorio che hanno vissuto di ammortizzatori sociali per i quali il 2015 rimane un’angosciante incognita.
Di fronte a questo scenario drammatico la Cgil ha chiesto a Cisl e Uil di riprendere la mobilitazione focalizzando gli sforzi sul piano di investimenti su infrastrutture e trasporti, salvaguardia dei lavoratori della Provincia, della Camera del Commercio, con la stabilizzazione di tutto il precariato del pubblico impiego, ma anche certezza sulle bonifiche e sugli investimenti di Eni e Lukoil, con il rilancio del polo metalmeccanico di Punta Cugno per l’off-shore.