News Siracusa: sarebbero stati pronti a commettere altri omicidi. I quattro indagati per l’omicidio di Nicola La Porta avvenuto lo scorso 2 marzo a Floridia stavano organizzando un controllo del mercato degli stupefacenti, e sarebbero stati pronti a punire chiunque avesse osato rivolgersi ad altri fornitori, come avvenuto nel caso di La Porta. Ruolo centrale in questo gruppo sarebbe stato svolto da Osvaldo Lopes, commerciante siracusano di 38 anni che si trovava da tempo sottoposto ad intercettazioni sia ambientale che telefonica, essendo già stato coinvolto in una vicenda di estorsione ai danni di un commerciante di auto di via Necropoli Grotticelle ed arrestato per questo lo scorso mese di giugno.
Secondo le ricostruzioni operate dagli investigatori che si sono avvalsi anche dei movimenti degli indagati catturati dalle telecamere del circuito di videosorveglianza sarebbe stato proprio Lopes ad avere organizzato l’agguato. Le immagini tratte dalla videosorveglianza sia del Comune di Floridia, ma anche da quelle installate dai carabinieri, hanno dato un riscontro ai
In quelle immagini si nota l’arrivo di un uomo con casco integrale sul capo individuato nell’avolese Giuseppe Genesio di 26 anni, che fa ingresso nell’abitazione della vittima. I due sullo scooter di Genesio si dirigono verso il luogo dell’appuntamento, dove si trova la vettura sulla quale vi sarebbero stati Lopes, insieme a Leonardo Maggiore, siracusano di 29 anni, e Salvatore Mollica, catanese di 40 anni residente a Floridia. Dalle immagini, girate all’una di notte del 2 marzo scorso, si nota la vettura sulla quale ha preso posto Nicola La Porta, ignaro di essere caduto in un tranello, che si allontana dall’incrocio per dirigersi verso il cimitero di Floridia dove si è consumato l’omicidio. Gli esiti dell’autopsia sul cadavere di La Porta indicano con certezza anche i tempi del decesso che combaciano con quelli successivi alla scomparsa.