Giornale di Siracusa: accuse e silenzi sull’istituzione della riserva naturale della Pillirina. Il Comitato Sos Siracusa non ci sta e rilancia, chiamando in causa gli assessori regionali all’Ambiente ed ai Beni culturali, Mariella Lo Bello e Maria Rita Sgarlata.
In un documento spiegano anche i motivi della loro protesta. “Ancora nessuna novità dall’Assessore Regionale al Territorio e all’Ambiente Mariella Lo Bello che continua a ignorare la richiesta, rivoltale dai cittadini e dalle associazioni, di completare l’iter istitutivo della Riserva Naturale Orientata “Capo Murro di Porco e Penisola della Maddalena” in una delle ultime zone di particolare bellezza e pregio paesaggistico rimaste a Siracusa”. Il comitato ha anche denunciati in passato la crescente pressione esercitata dal cosiddetto “Tavolo del Lavoro” e dai proprietari delle aree della “Pillirina” sugli organi che hanno la competenza per l’istituzione della Riserva, allo scopo di consentire l’edificazione di una grande struttura turistica.
Questo il prosieguo del documento. “Da mesi un silenzio inquietante è calato sulla vicenda e sul destino della riserva della “Pillirina”, da ultimo rotto dalle indiscrezioni giornalistiche sulla presentazione di un nuovo progetto riguardante la realizzazione del resort, “rimodulato” rispetto a quello originario. Ci chiediamo cosa ci si debba aspettare da un assessore che “decide” di non decidere, s’inventa improbabili “tavoli tecnici” e blocca il regolare iter amministrativo, e da un altro assessore regionale, la siracusana Maria Rita Sgarlata che, dopo avere costruito la sua credibilità politica sulla tutela del paesaggio, continua a “nicchiare” e a non esprimere una posizione netta su progetti che circolano, più o meno segretamente, nelle stanze della Soprintendenza, del Comune.
Si vuole “ritagliare” la riserva (in particolare l’area di pre-riserva) ad uso e consumo degli interessi dei proprietari dei terreni? O forse si vuole fare decadere il vincolo biennale di tutela, già rinnovato lo scorso luglio e non più prorogabile? Allo stato l’unica cosa certa (gravissima) è che si continua a seguire un percorso del tutto irrituale che mina il regolare corso della procedura istitutiva della Riserva:. il progetto sarà pure nuovo ma il sistema con cui si vuole imporre alla città è vecchio come il “cucco” e degno della peggiore politica. L’Assessore Regionale Territorio e Ambiente rispetti quanto prescritto dalla legge regionale in materia di parchi e riserve (legge n. 98/81) e convochi con celerità il Consiglio Regionale per la Protezione del Patrimonio Naturale perché si esprima sulle osservazioni alla proposta di riserva naturale e sulla integrazione del Piano Regionale Parchi e Riserve Naturali, necessaria per includervi l’area naturale protetta in oggetto, quindi trasmetta gli atti alla IV Commissione dell’ARS e dopo averne acquisito il parere, emetta il decreto assessoriale di modifica del Piano.
Infine istituisca la riserva che tutti i cittadini aspettano da anni. Abbandoni percorsi extra istituzionali e guardi esclusivamente agli aspetti e alle caratteristiche ambientali paesaggistiche e di tutela di biodiversità dell’area in questione. SOS Siracusa e le singole associazione che la compongono, nel richiamare gli enti competenti al rigoroso rispetto delle procedure istituzionali, chiede a tutti i deputati regionali e nazionali, al sindaco e agli assessori di esprimere pubblicamente ciò che pensano a riguardo”. SOS Siracusa dichiara di essere pronta a una nuova mobilitazione per la salvaguardia della “Pillirina” collegata a un modello di sviluppo che sia realmente sostenibile, rispettoso delle risorse del territorio e propositivo anche in termini di nuove possibilità di lavoro.