Siracusa: Villa Reimann, la lettera di Marcello Lo Iacono inviata ad una giornalista danese

Creato il 28 marzo 2014 da Giornalesiracusa

Pubblichiamo qui di seguito la lettera inviata da Marcello Lo Iacono ad una giornalista danese sulla vicenda di Villa Reimann.

Carissima Annette,

ti invio queste poche righe  sulla vita di una tua connazionale che nata a Copenaghen ha vissuto e chiuso la sua vicenda terrena nella mia città, Siracusa, a cui ha lasciato in dono il suo patrimonio e la villa in cui ha vissuto e che prende il suo nome.

La storia della villa e del suo magnifico  giardino è strettamente connessa alla sua proprietaria Christiane Reimann ,signorina danese ,indipendente ed emancipata,attiva e tenace,trasferitasi in una terra del Sud estranea e distante per origine ,ma diventata profondamente sua per adozione.

La Villa, costruita nel 1881 ed acquistata nel 1933 dalla nobildonna danese, sorge nel cuore della città a pochi passi dalla Tomba di Archimede e sovrasta il parco archeologico della Neapolis.

Nel 1979  Christiane Reimann lasciò la meravigliosa villa  al Comune di Siracusa perchè la destinasse a “perenne sede di attività formative ed educative, manifestazioni culturali di rango universitario o di elevato interesse intellettuale, aventi lo scopo di contribuire al progresso civile della città”.

Una donazione alla quale la Reimann giunse con travaglio, dovendo decidere se destinare il bene ai nipoti o al Council di Ginevra della Croce Rossa o al Comune di Copenaghen.

Oggi il complesso è  gestito in sottotono in presenza di un degrado costante e quasi ineluttabile  che minaccia l’intero patrimonio ed i suoi giardini.
Per molto tempo si è rivelata evidente  la grave incuria dell’Amministrazione locale con cui ha caratterizzato la sua gestione di villa Reimann fino ad arrivare ad oggi dove il totale abbandono interessa non solo le opere murarie e l’arredamento ma anche e sopratutto il prestigioso e prezioso Parco esotico  con la collezione di rare piante provenienti da ogni parte del mondo.
 Oggi più che mai è necessario che vengano rispettate fedelmente le richieste testamentarie che ti sintetizzo nei seguenti punti:

1) La villa deve essere destinata secondo le finalità testamentarie e ciò  costituisce un obbligo primario per il Comune che  non può più né rimandare nè disattendere.

In quest’ottica si inserisce la richiesta,avanzata da tanti cittadini, di trasferirvi l’archivio storico della Città ,attualmente abbandonato in uno scantinato,che da un lato possa essere portatore di attività educative e formative collaterali e dall’altro possa fornire quel presidio di personale necessario al suo rilancio e contribuire così  al decoro della villa nel suo complesso.

2) Il Comune deve prendere coscenza che ha l’onere di mantenere e garantire la villa e tutto il terreno annesso secondo le prescrizioni testamentarie e per questa gravosa incombenza,finanziaria e specialistica, noi pensiamo che sarebbe oltremodo utile  trovare un partner ideale, magari individuato nel vostro famoso Orto Botanico di Copenaghen che,da un lato potrebbe idealmente riunire i due luoghi cari alla Reimann con un gemellaggio e dall’altro  potrebbe collaborare per ripristinare e mantenere tutte le colture con una specifica iniziativa stabile  per ulteriormente valorizzare il patrimonio botanico.Auspicabile sarebbe che la villa diventasse sede di un Ufficio Culturale Danese che potrebbe consentire la valorizzazione e la conoscenza della biblioteca danese della Villa  che potrebbe essere meta ambita per i tuoi concittadini. 

Non so se questo possa essere il desiderio della Città e dei suoi Amministratori ma noi facciamo parte di un mondo di sognatori ,per cui Ti chiediamo di impegnarti col tuo lavoro di giornalista ,affinchè  nel tuo Paese vengano accesi i riflettori per dare reale forza a  questa nostra iniziativa che tende a valorizzare il patrimonio materiale e culturale che la Nobildonna danese ha inteso donare alla mia distratta Città,che l’ha stregata ed accolta, e che può diventare patrimonio  condiviso con la tua Città che le ha dato i natali.

Grazie.

 Marcello Lo Iacono

Siracusa – Italia

Marzo 2014


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