SISTEMA E COMPLICITA’ #politica #potere #ribellione

Creato il 22 novembre 2014 da Albertomax @albertomassazza

Il sistema si regge sulla complicità, anche di chi tende alla ribellione dalla sua oppressione.

E’ una complicità che esula dalla necessità (il sostentamento, il lavoro), quantomeno nel suo aspetto meccanico; non risiede materialmente nell’esercizio di azioni produttive organiche al sistema, ma nella mentalità condizionata da una mancata presa di coscienza della contraddizione tra il senso di rivolta contro il sistema e l’agire, per necessità o per libera scelta, in maniera funzionale alla conservazione del sistema.

Non nell’atto, ma nelle suggestioni che esso esercita sull’identità culturale dell’individuo sta la complicità verso il sistema e tanto più inconsciamente si manifesta nell’individuo, tanto più la contraddizione tra rivolta e adeguamento viene accettata come ineludibile.

Ma sta proprio nel fatalistico rapportarsi alla contraddizione la fortuna della conservazione del sistema.

Nell’adeguamento a stili di vita organici al sistema, ogni forma di ribellione rischia di perdersi in sequenze di una più ampia rappresentazione del sistema stesso.

Attraverso la capacità subdolamente inglobante della logica del consumo, il sistema ha perso il carattere monolitico di un palinsesto imposto dall’alto per farsi proteiforme e superficiale espressione dal basso, all’insegna del motto “la vita è bella perché è varia”.

Di conseguenza, anche il più (almeno apparentemente) radicale contestatore del sistema può trovare facilmente il suo posto nella rappresentazione che il sistema da di sé.