-E arriviamo al tasso di “interesse”. In molti considerano questa parola come “poco etica”. Credo ci sia poco da obiettare quando una parte di tale interesse viene usato per riassorbire le perdite sui prestiti non rimborsati e il resto va nel bilancio pubblico del paese, in modo da ridurre il totale delle tasse da prelevare. Il governo dovrebbe anche prevedere ad una varietà di tassi d'interesse, in base ai settori o tipi d'investimento da privilegiare. Invece di fissare un solo tasso di riferimento, come fanno oggi le banche centrali, il governo potrebbe orientarlo meglio nella direzione voluta per prestiti e investimenti.
-E i fondi pensione? Anche qui qualcosa va detto! Anche i fondi pensionistici profittano dell'interesse sul debito pubblico, e ne ricavano parte delle entrate. I pensionati vengono pagati in buona misura con tali interessi, a loro volta pagati dai contribuenti, la rimanenza con un aggio direttamente a carico della popolazione attiva. Si crede che la gente accantoni un capitale per quando sarà vecchia, ma la verità è che la maggior parte della pensione è costituita da soldi che i lavoratori sborsano attraverso aggi e tasse. In effetti la cosa è logica! Se volete accantonare moneta e rimetterla in circolazione decine di anni dopo, non farete altro che generare inflazione. Beni e servizi necessari quando sarete vecchi non si creeranno per magia, quello che potrete fare con i vostri soldi dipenderà in gran parte dalla forza di lavoro e dalla produttività. Inoltre, una parte delle entrate dei pensionati dipende da investimenti esteri, o per dirla più semplicemente, dalla forza di lavoro negli altri paesi. Sarebbe quindi molto più logico avere un fondo pensionistico statale gestito dalla banca di stato. O per dirla diversamente, la popolazione attiva deve semplicemente accettare l'idea che tocca a loro occuparsi degli anziani.
A questo punto, le considerazioni dei meccanismi impliciti ed espliciti sulla moneta unica sarebbero ancora molte. In sintesi possiamo dire però, che il diniego accennato da molti, non fa altro che aumentare i dubbi sulla reale efficacia dell'attuale sistema monetario, basato sul pieno controllo dei tassi di interesse e dell'inflazione, senza il quale tutto il sistema bancario non avrebbe modo di funzionare.