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Siti Archeologici in Sicilia – Parco archeologico di Solunto (Pa)

Creato il 05 luglio 2012 da Vacanzesiciliane

Siti Archeologici in Sicilia – Parco archeologico di Solunto (Pa)

 

Non si tratta di uno dei siti archeologici più conosciuti sull’isola, ma è senza dubbio considerato la “Pompei siciliana” per la perfezione e la lettura che ancora oggi permette di fare sulla urbanizzazione di un territorio ancora visibile dopo centinaia di anni.

Si trova esattamente a soli 17 Km ad est di Palermo e a 2 Km da Santa Flavia, di fronte Capo Zafferano, sulle pendici del monte Catalfano. 

L’antica Solunto venne fondata nel IV secolo a.C. dai Fenici, al momento della prima colonizzazione greca. Durante questo periodo divenne uno dei centri maggiori del traffico marittimo della Sicilia punica, rivaleggiando con Mozia e Palermo.

La presenza di un forte nucleo ellenico è palesata, oltre che dal carattere stesso delle costruzioni e della loro decorazione, dalla presenza d’iscrizioni in greco, e dal tipo delle magistrature e dei sacerdozi in esse ricordati: gli anfipoli di Zeus Olimpio e gli “hieròthytai” (i primi sembrano riprodurre un’istituzione siracusana, introdotta da Timoleonte nel 363 a.C.).

Rovine archeologiche di centri abitati nella pianura sono stati scoperti nella zona di Capo Mongerbino, dove si suppone esistesse lo scalo di “Solus”, mentre resti di una necropoli sono stati ritrovati nella zona dell’attuale S. Flavia nei pressi della stazione ferroviaria.

L‘itinerario alla scoperta di Solunto inizia dall’Antiquarium, sede di un utile materiale archeologico e didattico, e prosegue verso la lunga arteria lastricata in pietra calcarea che divide in due perfette unità l’area archeologica, nella quale sono evidenti i resti di abitazioni private (tra cui una casa patrizia con peristilio a colonne doriche, “la casa di Leda”), l’Agorà, il teatro e l’odeon (luogo della musica), da cui si gode il panorama sul Tirreno, il ginnasio, con le sei colonne doriche.

Parte del patrimonio archeologico di Solunto è tuttora conservato nel Museo Archeologico regionale di Palermo, dove è possibile vedere, tra l’altro, la statua fenicio-punica di “donna seduta in trono” e i due sarcofagi in pietra del VI-V sec. a. C. di derivazione egizia.

Guarda il video del TG2 andato in onda il 3/7/2012 CLICCA QUI.

Buona Visione da Vacanze Siciliane.net


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