SKELETAL REMAINS, Beyond The Flesh

Creato il 16 novembre 2012 da The New Noise @TheNewNoiseIt

La FDA Rekotz ha saputo sfruttare il revival death metal rilanciandosi nel “mercato” negli ultimi due anni, dopo un paio anni di uscite non memorabili. La qualità sta salendo sempre di più: insieme agli svedesi Entrails questo è forse il miglior cavallo delle loro scuderie. Si tratta di un gruppo giovane, al primo disco ma con una particolarità: se il revival fino ad ora ha toccato solamente il death metal anni Ottanta, il death marcatamente svedese o, soprattutto, quello ultra-underground dei primi anni Novanta (quello dei demo e dei 7″, principalmente), ancora non troppi gruppi hanno fatto così esplicito tributo al death metal non svedese delle grosse etichette che spadroneggiavano in quegli anni (Roadrunner, Century Media, Nuclear Blast… che, piano piano, ma anche di corsa, stanno riscoprendo tra l’altro il “business” di genere). Gli Skeletal Remains, sicuramente indifferenti al disprezzo da parte di Euronymous dei Mayhem per il death metal “overground”, hanno infatti dei riferimenti palesemente “famosi”, seppur vecchi: Morgoth periodo Cursed, Gorguts (di cui rifanno “Disincarnated” dal mitico Considered Dead), Asphyx per la voce (che è quasi un plagio di Van Drunen), per la cronaca tutti gruppi non americani. Anche i suoni rimandano a questo immaginario piuttosto che ai Derketa, ai Purtenance o ai Judecca. All’interno del revival una ventata di novità. Voto: da godere.


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