L’arco e il deretano di āsa hanno in sé la misura di lunghezza pari a 4 cubiti, cioè a 6 piedi(x 0.29) che, in definitiva, è quasi l’altezza della sciatrice: la sedia (āsana) con i 4 piedi esalta il sedere(ās), l’esistere di chi siede, ās è “celebrare” il 4 che è la vetta della Nemesis nella correlazione onomantica di M*** D***e, se guardate bene, i 6 piedi dei 4 cubiti sono presenti nell’immagine del Sad, del “sedersi”, che è anche l’”assediare”, non dimenticando che lo “spettatore” o il “visionatore”, è Sadman, colui che assiste. Va da sé che questo āsa-āsana, questo deretano seduto, o questo assediare il visionatore, nel suo quadro-finestra dei 45°, ha tutta la misura di 1 cubito, cioè 1 piede e mezzo, potremmo perciò intendere il podice M.*** un arco, cioè un āsa, di questa lunghezza e che, essendo l’arco anche dhanus, ossia la misura dei 4 cubiti e il nome del segno del Sagittario, avrà dunque questo podice l’assolutezza anonima del porsi seduto ad arco, virtù stupefatta e heimlich della Luna, che è dhanus, come l’arco e la misura di lunghezza in 4 cubiti, che è, nel cosmogramma della sciatrice austriaca, nel segno del Sagittario, ovvero il segno Dhanus? Volete saperne un’altra? Essendo la Luna, nell’Ebertin a 90°, sul grado 79, avrebbe nell’orbita dell’opposizione, nel quadro-finestra dei 45° del visionatore, il grado 35-36 dove Giove allarga, estende, fa esistere, la potenza di Marte a 29°, celebrandone(ās) così sul sedile(āsa) la persistenza affettiva(ās) con questo assediare(sad) il visionatore(sadman) per sempre, continuamente(sadā). D’altronde anche in tedesco lo “starsene seduta”(sitzen) rimane impresso come ās, questo stato di risonanza emotiva, sul sedile, sitz, che è anche il modo di stare del vestito, in questo caso della tuta da sci, che le sta in modo giusto(sitzen) in questo suo stare seduta(sitzen). Il podice che freme, Asāsa āsās, desidera, chiede: l’arco del Sagittario, l’altezza di M***: 4 cubiti per 1 chilo a pollice. Che, con questa proporzione, darebbe un podice di 17 chili[i], che in tedesco fa siebzehn, che evoca in modo inquietante il sitzen dello stare seduta: siebzehn vs sitzen ! In sanscrito il 17, saptadasa, contiene, un altro effetto heimlich, l’āsa del sedile e del deretano, il sadas del seggio, il sad del sedersi e dell’assediare. Con Saptadasa-Asa, con 17(chili) di culo! La centralità del cubito che deriva dal gomito, che abbiamo rinvenuto in questa assolutezza anonima del podice di M.D. seduta dopo una gara[ii], potrebbe indurci a dare un nome comune alla sua proprietà personale, ossia di chiamarlo Ellbogen,”gomito”, facendoci cadere nella trappola dell’arco teso da M***, che, appunto, in tedesco, è Bogen, che, Heimlich che assedia continuamente, è anche foglio, come in effetti è l’immagine fotografica dello stare seduta di M.D. che, evidentemente, questa verità stabilisce per il podice M***: il sedere dell’arco ottuso, ovvero l’ arco ottuso del sedersi e dell’assediare. Ellbogen? “Gomito”?
[i] Un cubito dei 4 cubiti dell’altezza(cm.173) corrisponde a 43.25 cm., ovvero 1 piede e ½ circa. Un cubito romano è esattamente 44.3 cm. [ii] Si tratta del Super G del 3 febbraio 2003 a Saint Moritz. Si noti che allora quando D. si fece Arco-Luna, doppio Dhanus(nel quadro-finestra del visionatore), essendoci stato il novilunio due giorni prima nel cielo, non solo di Saint Moritz, Dhanus non era visibile.