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Skid Row – 40 Seasons: The Best of Skid Row (1998)

Creato il 03 settembre 2012 da The Book Of Saturday

Skid Row – 40 Seasons: The Best of Skid Row (1998)Sapendo che non siete molto amanti dei best of, vediamo un po’ cosa posso proporvi oggi? Beh, direi che un “best of” fa al caso nostro (infame fino in fondo…)! Siamo nel 1998, Sebastian Bach ha da due anni lasciato gli Skid Row per fondare i Last Hard Men, così la Atlantic Records, visto il rischio di veder decadere il nome della band, decide di monetizzare il marchio e da questa idea nasce 40 Seasons: Best of Skid Row. Una raccolta di 16 tracce che per i fans dell’epoca deve essere stato un vero gioiello da collezione. Innanzitutto per i venerati Skid Row, 40 Seasons fu la prima raccolta.

Ci sono tutti i brani che hanno fatto la storia di questa band, da 18 and Life a Youth Gone Wild e la motleycrueiana I Remember You. E siccome con i primi tre album, non c’era stata la possibilità di inserire in presa diretta altro materiale extra, fu l’occasione buona per arricchire il bagaglio culturale dei seguaci con alcune chicche inedite: Forever (emersa dal materiale di scarto del 1988, mentre gli Skid registravano il primo disco omonimo) e Fire in the Hole (registrata durante l’incisione nel 1991 di Slave to the Grind), sono le due tracce mai pubblicate prima.

Per quanto riguarda Into Another, My Enemy e Breaking Down, sono state tutte remixate con le apparecchiature più vicine a fine millennio, probabilmente per avvicinarle alle prime tracce. Frozen è una demo del 1994, mentre l’ultima traccia, Psycho Therapy, è una cover dei Ramones che è stata estromessa soltanto nella versione giapponese del best. La copertina del disco, completamente grigia metallica, riporta la classica fiammella stilizzata che ricorda quella più magmatica di Audioslave (non credo sia stata una citazione di Morello e soci…). Consigliato agli amanti del genere e anche a quelli un po’ frivoli (ma volutamente), poco esigenti e con grande voglia di sentire musica melodica mischiata alla durezza dei distorsori, senza per forza innalzarsi sull’altare degli Dei…



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