Sky, Caressa e Bergomi: quando la telecronaca diventa imbarazzante

Creato il 30 ottobre 2011 da Saxgiambelluca

Fabio Caressa. È uno dei migliori telecronisti in circolazione, è capace, non ha una voce fastidiosa, è un intenditore di calcio, tecnicamente preparato, ed ha un grande dono: quello di spiegare al telespettatore in maniera facile e diretta ogni singola azione di gioco. Non dimenticherò mai il mondiale del 2006 con la sua voce che ci ha accompagnato per tutto il torneo dando voce alle emozioni di una nazione.

Beppe Bergomi. È bravo, senza dubbio. Un commentatore tecnico quasi mai fastidioso con quel tono pacato quasi a voler chieder il permesso prima di parlare, elegante ed educato, quasi mai banale, ha un unico grande difetto, è interista.

Entrambi lavorano a Sky Italia, da anni ormai fanno coppia fissa in anticipi e posticipi di Serie A, i due si capiscono a meraviglia, quasi sempre d’accordo fanno il giusto mix; Caressa è un piacione, adrenalinico a volte irruento, molto “vox populi”. Bergomi; è preciso, sintetico, tecnico e pacato.

Al cuor non si comanda. Uno dei maggiori problemi di chi fa il mestiere del telecronista, è l’imparzialità, non è facile, anzi. La perfetta sintonia tra Caressa e Bergomi e il loro modo “tifoso” di raccontare le gare calcistiche è perfetto quando a giocare è la nazionale. Ma Mondiale ed Europeo sono ogni 4 anni, e nel frattempo i due devono tirare a campare commentando anche il campionato, in un Milan-Inter, o Roma-Inter, o che ne so, in un Inter-Juventus per esempio, dove i bianconeri se vincono vanno primi in classifica distaccando i rivali nerazzurri di ben 11 punti spedendoli in piena zona salvezza. Ora, Sky ha ricordato a tutti i suoi abbonati qualche giorno fa di aver toccato quota 5 milioni, grande traguardo mi verrebbe da dire, io pensavo: in questi 5 milioni di abbonati, quanti tifosi juventini ci saranno? considerando che la vecchia signora è la squadra con più tifosi in Italia, parecchi, mi sono detto. Ecco, a nome di tutti i tifosi juventini credo di poter dire che la telecronaca di ieri sera della coppia Caressa – Bergomi è stata a dir poco imbarazzante. E lo dico con tutta l’educazione e l’eleganza che i miei genitori mi hanno regalato. Perché se è vero che a giudicare il singolo episodio è facile essere imparziali, vai a dire che il rigore su Marchisio non c’era, l’avrebbe ammesso pure il grande Prisco – buonanima -, ma il comportamento avuto per l’intera gara con l’inneggiare in continuazione l’Inter al pressing, sottolineare il buon gioco dell’Inter – ma quando? ma dove? – è stato imbarazzante, vergognoso, oserei dire. Se si vanno a vedere i dati partita, il possesso palla, le conclusioni – nitide – a rete, le volte che la squadra bianconera poteva chiudere la partita, la telecronaca dei due compari diventa inestitente. E quando a 5 minuti dalla fine, la palla è nella metà campo nerazzurra vicino la bandierina, dopo che Del Piero da mezz’ora subisce falli e va vicino al terzo gol, e sento dire al telecronista: “l’Inter c’è la può ancora fare, mancano ancora 5 minuti più recupero, la Juventus è stanca”, a me verrebbe la voglia di disdire il mio “povero” abbonamento da 40 euro mensili. Perché finché è Bergomi, passi, è interista certo, vent’anni di maglia nerazzurra portata al petto non si possono dimenticare, puoi essere più sportivo ed imparziale del miglior Bagni, ma al cuor non si comanda, e se al gol di Marchisio ti esce la lacrimuccia e al gol sbagliato da Del Piero tiri un sospiro di sollievo… io ti capisco, ti perdono, anzi ti stimo, è giusto così, ma per favore, basta! dico sul serio, basta prendere in giro i migliaia di tifosi juventini, milanisti, romanisti e via dicendo… con le tue telecronache da finto imparziale caro Beppe, perché non è così, perché il mestiere del calcio è passione, è cuore, e tu, per quanto bravo possa essere, non puoi continuare a prenderti\ci per degli emeriti imbecilli.

Al direttore di Sky Sport Italia: Fabio Guadagnini, chiedo rispetto, da abbonato. Non basta ricordare l’imparzialità ai suoi dipendenti, chiedo di non trovarmi più il signor Giuseppe Bergomi al commento tecnico durante le partite della mia squadra del cuore contro la “sua” Inter, chiedo di ricordare a Caressa che in dieci anni di telecronache non ho l’ho mai odiato tanto come ieri sera, e credo la pensino così anche quei tifosi Genoani che mercoledì a diretta gol seguivano la propria squadra contro la Roma completamente denigrata dal romano Caressa che al momento del gol vittoria di Kucka al 90′ a momenti si metteva a piangere, o come quei tifosi catanesi che ieri sera al gol di Bergessio contro il Napoli hanno sentito un Di Marzio – meglio quando si occupa di mercato, lasci perdere la telcronaca – completamente afflitto, che sperava nel gol del pareggio del Napoli più del miglior Auriemma.

Al signor Guadagnini ricordo che il calcio prima di essere un mestiere è uno sport, fatto di emozioni e sentimenti, e sta a lei scegliere i giusti interpreti per raccontare la storia di una partita, nel miglior modo possibile, non offendendo l’intelligenza di chi le paga lo stipendio.


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