Sky-fastweb, attacco alla tv generalista

Creato il 01 febbraio 2011 da Afrodite
La notizia è passata un po' in sordina e forse meritava maggiore visibilità: Sky e Fastweb hanno lanciato "Home pack", risultato di un "accordo strategico" che porterà a chi ne vorrà usufruire i servizi dei due operatori a prezzi vantaggiosi e con in più la comodità di un unico abbonamento e di un call center comune per la clientela.
Forse il nome non è dei più azzeccati (chi si occupa di marketing non deve conoscere bene l'italiano e il doppio significato che nella nostra lingua ha il termine "pacco"!), ma l'accordo promette di rivoluzionare il mondo della Tivù tradizionale, cercando nuovi clienti nel mare sempre più vasto di chi, insofferente alla programmazione televisiva, cerca di costruirsi un palinsesto personalizzato con le numerose opportunità offerte dal  web.
Le proposte commerciali - il plurale è d'obbligo perché come già avviene per la programmazione di Sky saranno molteplici - verranno rese note solo tra una quindicina di giorni. Quello che già si sa, però, è che saranno il risultato di combinazioni tra le offerte dei due operatori e cioé: la programmazione esclusiva dei 190 canali televisivi di Sky, l'alta definizione, My Sky HD ovvero il decoder che registra e consente di vedere i programmi preferiti in qualsiasi momento, la Digital Key per vedere in chiaro i programmi del digitale terrestre, la navigazione Internet senza limiti di tempo (fino a 10 mega per chi è raggiunto dalla fibra ottica, fino a 20 mega in tecnologia Adsl), chiamate telefoniche nazionali illimitate e fino a 1.000 minuti di chiamate internazionali verso rete fissa oltre alla possibilità di accedere ai servizi Fastweb Mobile.
L'obiettivo dell'accordo è di estendere la platea di clienti ben oltre i 6,5 milioni che oggi costituiscono la sommatoria di quelli della Tivù di Murdoch (4,8 milioni) e di Fastweb (1,7 milioni).
Del resto sono già alcuni anni che i media tradizionali cercano di correre ai ripari man mano che il successo delle nuove tecnologie aumenta. Nel 2006 la Walt Disney acquistò la Pixar, la casa cinematografica fondata da Steve Jobs che ha inventato l'animazione digitale, e la Cbs strinse un accordo con Yahoo per mettere a disposizione del sito alcuni spezzoni del suo programma "60 Minutes" (esperimento poi cancellato nel 2008 a causa di risultati non  brillantissimi).
Il problema per i media tradizionali è quello di portare i propri contenuti là dove si trova il pubblico, considerato che questo sta diventando sempre più recalcitrante nei loro confronti.
Ora si attendono le mosse di Rai e Mediaset in risposta all'attacco del tycoon australiano.

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