Dal 2002 i Gran premi di motociclismo vanno in onda su Italia 1, sino a quell'anno le gare furono trasmesse dalla Rai. Nell'acquisire i diritti Sky ha dovuto garantire la messa in onda di otto gran premi su una rete in chiaro ed è partita la ricerca del partner. Che sembra aver portato a una soluzione interna. A quanto risulta a Il Sole 24 Ore dovrebbe essere infatti Cielo a trasmettere le gare. Da Sky per ora nessuna conferma o smentita.
Cielo, trasmesso sul digitale terrestre e su Tvsat, con il suo 1% di share è al momento il sesto canale nella top ten dei nativi digitali. Ha dovuto subire la decisione di non poter trasmettere X Factor, in differita rispetto a Sky Uno, per non penalizzare i pubblici del canale a pagamento (come dimostrano anche le polemiche di questi giorni per la finale). Il punto debole sta nel carico totale che Sky va ad assumersi sull'acquisto dell'esclusiva.
Del resto la possibilità di ammortizzare il costo pagato per i diritti è uno dei chiari obiettivi della partnership. Così è stato per Olimpiadi, Mondiali di calcio, Formula 1: tutti accordi intrapresi tra Sky e la Rai. Per il motociclismo nella ricerca del partner ideale si arriva più facilmente a Mediaset che ha strutturato il proprio palinsesto sportivo free per buona parte attorno alle dirette delle gare di Moto Gp su Italia 1.
Ma la richiesta Sky è giudicata troppo onerosa. Italia 1 ha prodotto sulla gara regina, quella Moto Gp dove corrono Valentino Rossi e i campioni più spettacolari, un ascolto medio di 3,5 milioni di persone per una quota d'ascolto del 21 per cento. Valori tra i più bassi degli ultimi quindici anni. E' noto infatti che senza un italiano in grado di competere per il titolo gli ascolti scemano e a Valencia, ultima gara dell'anno, a salire sul podio sono stati tre spagnoli.
Anche per la Rai non è da trascurare l'utilità di produrre su una rete diversa da Rai 1 un buon 21% di quota d'ascolto, anche in considerazione del proprio punto debole: l'età avanzata del proprio pubblico e la predominanza femminile. Il motociclismo garantisce un pubblico più giovane e maschile: toccasana per le aziende che investono in pubblicità, tanto che la Rai con le corse di F1, dove la Ferrari non è stata competitiva, piloti italiani non se ne sono visti e gli ascolti sono scesi, ha raccolto 5 milioni di investimenti pubblicitari calcolati da Vivaki, che mostra anche come sommando a questa cifra quanto raccolto da Sky, 4,6 milioni, gli investimenti pubblicitari sulla F1 siano nel complesso cresciuti rispetto a quando le gare erano un'esclusiva Rai.
Andrea Biondi e Francesco Siliatoper "Il Sole 24 Ore"