Di seguito gli estratti principali dell’intervista esclusiva.
Il Napoli e l’Italia
Mi piacerebbe tornare in Italia, non so se adesso, però mi piacerebbe. Napoli è una città che mi ha dato tanto e dove mi sono trovato sempre bene. Non voglio dire che non tornerò mai, ho passato un periodo in cui credevo che il mio ciclo fosse finito, per quello ho parlato col Presidente per andare via. Però un domani non so se posso tornare o no. Gli italiani e gli argentini sono molto simili. Non dico che la gente in Italia sia migliore rispetto ai francesi, ma per come sono io mi sento più vicino agli italiani. Io vado più d’accordo con la cultura italiana, magari anche per il fatto che non parlo ancora francese e questo mi priva di molte cose. Magari più avanti, quando imparerò la lingua, potrò dire di essermi sbagliato, ma per ora sicuramente mi piacciono di più gli italiani.
Mazzarri
Non ho mai avuto un allenatore che lavora così bene tatticamente come Mazzarri. Mi ha fatto crescere tantissimo a livello calcistico, mi stava addosso e mi parlava tantissimo, mi diceva quello che dovevo fare per migliorare. Tante cose che mi ha fatto crescere tanto come giocatore l’ultimo anno. Mi ha fatto avere una costanza di rendimento. Parlavamo di tante cose, non solo di calcio. Mi dava consigli e mi chiedeva pareri sulla squadra, avevo un bel rapporto e ogni tanto ci sentiamo ancora via sms.
La vittoria in Coppa Italia contro la Juve