Esplorare, combattere, commerciare, forgiare, cucinare, rubare, intessere rapporti personali, sposarsi, comprar casa, e in definitiva approfondire sempre di più la compenetrazione tra realtà e virtualità.
Poco da aggiungere in senso prettamente tecnico (anche se l’accoppiata Creation Engine e Havok a tratti è davvero entusiasmante) ad un lavoro tanto tradizionale e ortodosso nella forma, quanto solido ed efficace nella sostanza.
Probabilmente questo nuovo titolo Bethesda Softworks rappresenterà per molto tempo lo stato dell’arte degli RPG occidentali. Il successore di Oblivion nella linea Elder Scrolls (ambientato 200 anni dopo gli eventi di Cyrodill) riporta prepotentemente al centro dell’attenzione la personalizzazione e la libertà di’interazione, offrendo possibilità di gioco praticamente infinite, grazie alla generazione randomica di quest, items, eventi.
Del resto non sono molti i titoli che si possono permettere di vendere 3,4 milioni di copie nelle prime 48 ore dalla release! Cifre ancora una volta immense e impressionanti, come tutto ciò che riguarda Skyrim.
Must-play!