Recensione
- I Make Records
- Anno: 2015
Elettronica lasciva e molto godereccia per questo gruppo di Avellino nato nel 2013. Il suo primo lavoro è un concept album dal titolo Liar, che gli permette di guadagnare molti palchi regionali e poi anche fuori dalla Campania.
L’incontro con Francesco Tedesco è molto importante, poichè Tedesco è il boss della I Make Records, che produce questo ep. Il suono degli Slaves Of Love And Bones è molto originale e si potrebbe definire un elettro rock con sfumature ebm, che lo rendono davvero poco comune. I testi parlano di questa epoca oscura fatta di tecnologia che oscura i nostri rapporti personali e ci da falso benessere. Nella musica dei S.o.l.a.b. possiamo sentire un malinconico disagio che porta ad uno spleen novecentesco eppure ancora così attuale. Il gruppo avellinese firma un bel secondo disco, e anche la lunghezza dell’ep è quella giusta.
TRACKLIST
1. Everyday (rearranged from Buddy Holly)
2.Answers
3.Show
4.A Final Solution
5.Inside
6.The Endless And Beautiful Forms
7.This Is a Paradox
LINE-UP
Luca Criscuoli (Vocals)
Claudio La Sala (Guitar, Computer Programming)
Raffaele Caputo (Guitar, Synth)
Riccardo Iannaccone (Drum, Pad, Synth)
Daniele Ventola (Bass, Synth)