Si è deciso ieri (mercoledì 20 maggio, NdR) il vincitore della Fortuna Liga, il campionato slovacco; si giocava il 31esimo e terzultimo turno che ha visto la capolista Trencin battere 1-0 sul suo campo il fanalino di coda Banska Bystrica (condannando alla retrocessione) e l'inseguitrice a 5 punti di distanza, lo Zilina, perdere in casa nel big match contro lo Slovan Bratislava.
Il Trencin ha così potuto festeggiare il suo primo titolo nazionale nella storia del club della città al confine con la Repubblica Ceca; un club molto giovane (fondato nel 1992) ma che ha giocato stabilmente in prima divisione dal 1997 fino al 2007 levandosi qualche soddisfazione come il quarto posto in campionato nel '98 e quattro partecipazioni alla (defunta) Coppa Intertoto. Nel 2007 la vera svolta, il club rischia la retrocessione finendo ultimo e viene ripescato dopo il fallimento dell'Inter Bratislava, ma soprattutto viene acquistato da investitori olandesi capeggiati dall'ex calciatore "orange" (di origini cinesi) Tschen La Ling che portano liquidi e nozioni di calcio olandese; la retrocessione arriva però l'anno dopo. Da lì si riparte con la ricostruzione e, dopo 3 stagioni di "purgatorio", il club torna ripresentandosi nella prima, nella stagione 2011/'12, con un buon quinto che rappresentava, forse oltre le aspettative, l'inizio di una scalata. Terzo posto nel 2013, secondo nel 2014 e ora il titolo condito dalla vittoria nella Coppa nazionale, anche qui una primizia.
Un titolo meritato arrivato alla fine di un bel duello durato per tutta la stagione con lo Zilina (curiosamente si scontravano le due rose più giovani del torneo come età media) club ben più blasonato avendo 8 titoli nazionali in bacheca e allenato proprio dall'ex Adrian Gula, tecnico 39enne arrivato ai gialloverdi nell'estate 2013 dopo tre anni e mezzo (i suoi primi da allenatore dopo una dignitosa carriera da centrocampista) a Trencin riportato da lui nella massima serie. Ottima partenza quella dei biancorossi, dopo la delusione dell'eliminazione ai preliminari dell' Europa League (per mano dell'Hull City), senza una sconfitta nei primi tre mesi poi un leggero calo tra settembre e novembre (arrivano in questo lasso di tempo le uniche 4 sconfitte in campionato, tutte in trasferta) lasciando la vetta allo Zilina, per poi ripartire di slancio dopo la sosta invernale infilando ben 11 vittorie in 12 partite (il match non vinto è il pareggio 1-1 proprio sul campo dei gialloverdi).
Protagonisti di questa impresa sicuramente il tecnico 39enne (anche lui) Sevela (ex difensore del club, alla sua prima esperienza in panchina e senza nemmeno il patentino) che ha continuato il lavoro iniziato da Gula e mantenendo un equilibrato 4-3-3: una solida difesa in cui si sono fatti notare il sorprendente terzino mancino James Lawrence 22enne inglese dell'Oxfordshire (arrivato la scorsa estate in Slovacchia dopo un passaggio nelle giovanili di Arsenal e Qpr prima di trasferirsi in Olanda dove gioca nell'Ajax Under 19 e nell'Rkc ma mai in prima squadra) e la "bandiera" Klescik; a centrocampo ha spiccato la "stellina" Lobotka (regista classe '94 tornato in estate da una stagione in prestito nell'Ajax Under21 nella seconda serie olandese) a cui si è aggiunto a gennaio l'arrivo dell'esperienza del nigeriano Rabiu (ex Psv e Celtic) mentre in attacco oltre al punto fermo Holubek si è rimpiazzata la partenza del 19enne nigeriano Moses Simon (arrivato ad inizio 2014 ha segnato con regolarità spaventosa tanto da guadagnarsi a gennaio la chiamata del Gent dove ha dato un buon contributo alla vittoria del titolo belga) col ritorno da Avignone dell'olandese ex Ajax Van Kessel (l'anno scorso protagonista con 10 reti) e l'esplosione del brasiliano Jairo (8 gol e 8 assist).
Slovacchia: la prima volta del Trencin campione ultima modifica: da