> LoSpazioBianco" />> LoSpazioBianco" />> LoSpazioBianco" />> LoSpazioBianco" height="220" width="184" alt="SM50: Intervista a Peter David >> LoSpazioBianco" class="alignright wp-image-60128" />
Peter David è un autore prolifico la cui carriera, e popolarità ininterrotta, abbraccia quasi due decenni. Ha lavorato in qualsiasi media immaginabile: televisione, film, libri (fiction, non-fiction e audio), racconti e fumetti, e ha guadagnato pubblico in tutti. Peter ha avuto più di cinquanta romanzi pubblicati, molti dei quali sono apparsi sulla New York Times Bestsellers List. Tra i suoi romanzi ricordiamo Sir Apropos of Nothing e il seguito The Woad to Wuin, Knight Life, Howling Mad, e la serie d’avventura Psi-Man . E’ il co-creatore e l’autore della serie bestseller Star Trek: New Frontier per la Pocket Books, e ha scritto altri romanzi di Star Trek. Ha scritto i tre romanzi di Babylon 5 Centauri Prime. I fumetti scritti da Peter includono una premiata run di dodici anni su The Incredible Hulk , e ha lavorato su titoli vari e popolari come Supergirl, Young Justice, Soulsearchers and Company, Aquaman, Spider-Man, Spider-Man 2099, X-Factor, Star Trek, Wolverine, The Phantom, Sachs & Violens, e molti altri. Peter è il co-creatore, con la popolare icona della fantascienza Bill Mumy (famoso per Lost in Space e Babylon 5 ) della serie fantascientifica Space Cases nominata agli Cable Ace Award, trasmessa per due stagioni su Nickelodeon. Ha scritto varie sceneggiature per la serie Babylon 5, vincitrice del premio Hugo per la televisione, e il suo seguito, Crusade. Vive a New York con sua moglie, Kathleen, e i suoi figli, Shana, Gwen, Arie e Caroline Helen.
Salve Peter e grazie per essere nostro ospite su Lospaziobianco. La saga di Jean Dewolff è stata pubblicata tra il 1985 e il 1988. Dark Kinght Returns e Devil: Reborn (e Watchmen) sono usciti nello stesso periodo. Questi fumetti hanno in comune atmosfere cupe e tenebrose. E’ solo una coincidenza o gli scrittori e i disegnatori di fumetti stavano scrivendo storie nere in un momento nero?
Non so quanto fosse una coincidenza. Tutto ciò che sapevo al tempo era che l’editor, James Owsley, voleva che “Spec Spidey” (Spectacular Spider-Man -ndr.) fosse più tetro, avesse un’atmosfera più alla “Hill Street Blues” (Hill Street giorno e notte, serie NBC trasmessa negli USA negli anni ’80 -ndr.) al contrario delle altre serie di Spidey. E io ero la persona che ha scelto per mettere in moto quella visione
Il tuo Spider-Man è un eroe sconfitto dalla vita più che dai supercriminali. Come sei arrivato all’idea di un supereroe che deve combattere contro cose che non può prendere a pugni e spedire in galera (morte, criminalità minorile)?
Be’, di certo non l’ho inventato IO. Sono stati Stan Lee e Steve Ditko. Tutto quello che ho potuto fare è stato portare avanti il personaggio al meglio delle mie capacità e rimanere fedele all’eroe che loro avevano creato.
Pensi all’età dei tuoi lettori? Che età pensi che abbiano?
A questo punto? Direi dagli otto ai diciotto anni, ma di sicuro sono anche più grandi
No, non penso per niente che fossero troppo cupe. Personalmente credo che le storie fossero più spiritose di cose che trovavi in altre serie. A proposito del mio lavoro in generale, ho detto che il mio periodo su Spidey ha prodotto alcune delle storie più divertenti che abbia mai scritto. Poi, potrebbe essere solo una mia impressione.
Hai offerto una delle versioni più psicotiche di Venom; inserendolo morbidamente disseminando alcuni indizi nelle tue storie. La componente religiosa della storia di Brock è stata quasi completamente eliminata dopo le tua versione. Hai avuto problemi a inserire un uomo con un’intensa sensibiltà religiosa in un ruolo negativo?
No. Penso che l’ossessione religiosa possa frequentemente condurre al completo disastro.
Non cambierei nulla, con o senza una macchina del tempo. Tutto ciò che ho scritto aveva delle motivazioni, e anche se non si fossero rivelate le motivazioni migliori, erano lo stesso parte di ciò che intendevo scrivere in quel momento. Per le cose che avrei voluto fare, onestamente non ne sono sicuro. Se stavo pensando ad altre storie, ma non ha importanza perché non avevo la possibilità di realizzarle e così ho smesso di pensarci.
Grazie a Peter David per la sua disponibilità.
L’intervista originale con Peter David è qui
La pagina su Wikipedia di Peter David
Il blog di Peter David
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