Smartphone scarico? Facciamolo bere!

Creato il 10 gennaio 2014 da Webnewsman @lenews1
Pubblicato da stefano.calleri

Smartphone scarico? Facciamolo bere!

Ultima frontiera dei tanto ricercati e ormai indispensabili (non per tutti per fortuna) smartphone è dargli da bere, dalla più vicina fontanella magari. Non stiamo parlando di giocattoli ma di una brillante trovata di Anders Lundblad della  Royal Institute of Technology di Stoccolma ed in vendita ad un prezzo lancio di circa 200 euro.

Stiamo parlando di un sistema di alimentatori portatile per smartphone, lettori mp3 e videocamere che funzionano interamente ad acqua, il prodotto come dice il comunicato diramato dall’istituto svedese è basato sulla tecnologia delle celle a combustibile, utilizza l’acqua normale per prolungare la durata della batteria dei dispositivi fino a 3 watt. Anders Lundblad ,  ricercatore KTH e fondatore di MYFC , dice che il dispositivo può essere alimentato sia da acqua dolce che di mare, in quanto il bisogno di acqua non deve essere completamente pulita . Con un myFC Puck e un po ‘ di acqua si ottengono 1200 mAh ( 4 Wh ) . La batteria interna contiene 1500 ( 5 Wh )  , che è possibile scegliere di caricare sia attraverso il Fuel Cell ( acqua e un Puck) o tramite la presa di corrente qualora la si abbia a disposizione.

“La nostra invenzione ha un grande potenziale per accelerare lo sviluppo sociale nei mercati emergenti “, dice Lundblad . “Ci sono grandi aree che mancano di elettricità , mentre i telefoni cellulari soddisfano sempre più funzioni vitali , come l’accesso alle informazioni meteo o di pagamento elettronico “. Un connettore USB collega il caricatore PowerTrekk compatto al dispositivo. Quando l’acqua naturale viene versata su un piccolo disco metallico riciclabile all’interno dell’unità l’idrogeno viene rilasciato e si combina con l’ossigeno per convertire energia chimica in energia elettrica . L’energia risultante è sufficiente per alimentare un iPhone tra il 25 e il 100 per cento della sua capacità.

Le celle a combustibile possono già essere trovate in auto elettriche , camion e autobus, sistemi di alimentazione elettrica di riserva per gli ospedali e impianti di cogenerazione . Il processo attraverso il quale le celle a combustibile producono energia elettrica è considerato sicuro ed ecologico , e il prodotto da solo è il vapore acqueo . Il sistema di celle a combustibile è passivo e non ha ventole o pompe.

Insomma una brillante idea che potrà sicuramente trovare miriadi di ulteriori applicazioni soprattutto laddove la diffusione dell’hi-tech si scontra con la scarsità di risorse come nei paesi in via di sviluppo dove può essere un trampolino di lancio per tutta una serie di dispositivi hi-tech low cost di ampia distribuzione.

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Sull'Autore

Ingegnere elettronico, specializzato in sensori ed elettronica industriale, consulente impianti tecnologici ed energie rinnovabili, filatelista con hobby della scrittura.

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