SMES: L’innovazione che fa bene al paziente

Creato il 20 novembre 2015 da Abcsalute @ABCsalute

Innovazione tecnologica sanitaria - iStockphoto.com
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Nell’articolo di oggi vi presentiamo alcuni benefici che le innovazioni tecnologiche stanno apportando, e apporteranno, nell’approccio alle cure e alla gestione del processo terapeutico da parte del paziente prima ancora che del personale sanitario.

Per parlarvene, abbiamo partecipato al Technological SMEs for the Health Industry, un evento che si è svolto dal 16 al 20 novembre presso Tecnopolis, Parco scientifico e tecnologico – Dipartimento di tecnologia medica – di Bari.

La persona al centro delle cure

Ricercatori, medici, startupper e analisti sono intervenuti per illustrare, ciascuno nel suo ambito, i presupposti teorici alla base dei nuovi strumenti a disposizione di medici, pazienti e strutture sanitarie per la prevenzione delle più diffuse malattie croniche e il sostegno al paziente durante il percorso di cura.

Il punto centrale di ogni riflessione è l’esigenza di creare innovazioni sanitarie capaci di dare centralità al paziente.

Come si raggiunge questo obiettivo? Attraverso l’ascolto dell’assistito. Grazie a sofisticati sistemi di analisi, i ricercatori sono in grado di definire le reali necessità sanitarie delle persone di un determinato territorio, per esempio se c’è una malattia più diffusa di un’altra, quali farmaci si usano per curarsi, a quale specialista e ospedale ci si rivolge più spesso e perché.

A partire da questi dati, ogni professionista comincia a realizzare un progetto integrato con gli altri: il ricercatore analizza i dati, lo startupper costruisce un sistema per mettere in contatto in modo semplice e in tempi brevi le richieste del paziente con le risposte dei medici, e i medici definiscono le terapie insieme all’assistito conoscendo, nei dettagli, il suo stato di salute.

Il paziente collabora con il medico e fa buona prevenzione

L’innovazione è nel poter fruire di strumenti – sistemi di analisi, app della salute, interazione costante con social network e community – che permettono da un lato al medico di indicare buone pratiche di prevenzione e supervisionare i processi di cura, e dall’altro al paziente di connettersi al medico in tempo reale, anche senza recarsi di persona in studio.

In quest’ottica riveste grande importanza il ruolo della telemedicina. Le persone anziane, chi è impossibilitato a muoversi, chi convive con una malattia cronica da monitorare costantemente nel tempo, possono contare su innovazioni tecnologiche sanitarie che in nessun caso sostituiscono il medico, ma che assicurano un suo intervento tempestivo inviando messaggi e altri input sulla propria condizione di salute.

Di innovazione tecnologica in ambito sanitario abbiamo parlato più volte e, anche nei processi di cura illustrati oggi, sottolineiamo quanto la ricerca sia sempre più fondamentale per dare al paziente un percorso terapeutico sicuro, guidato dal medico e il più possibile personalizzato per assicurare la guarigione.