Ufff, vorrei scrivere tante cose in questi giorni e ho veramente pochissimo tempo.
Da questo giovedì sarò impegnata con la specializzazione fino alle otto, fino a sabato (ebbene si, festeggeremo il compleanno d'Italia in aula!), domani lavoro dalla mattina alla sera e so già che fino a sabato pomeriggio rientrerò a casa sfinita e senza la forza di aprire il pc... ma moooolto contenta.
Sono sempre più convinta e felice della scelta fatta e me ne sono accorta anche stamattina.
Ricordo all'Università, l'amico Gi. che capiva al volo quando ero in uno dei miei periodi di destabilizzazione, quei giorni in cui mi sembrava che tutti i mattoncini del mio essere fossero stati smontati senza numerazione e rimontarli fosse quasi impossibile.
E' da un po' invece che do un significato diverso all'idea di destabilizzarmi un po'.
Troppi schemi, troppi automatismi, troppa stabilità nei rapporti tra cause ed effetto.
E allora provare a cambiare strada, come suggerisce I., a volte può servire, a volte può renderci consapevoli di uno schema che ci porta sempre allo stesso punto e, se quel punto non ci piace più, vedere dove ci porta cambiare un po' strada.
... stamattina ci ho provato...
... mi sono trovata a cantare in macchina a squarciagola...
... era tanto che non lo facevo...
... se lo sapesse Gi....
... ci riderebbe su!