Probabilmente gli sforzi leghisti, autonomisti, regionalisti in genere, sono vani. Siamo in piena fase unitaria, anche da un punto di vista materiale, oltre che formale. La chiave di lettura la offre Borges in una delle sue Conversazioni radiofoniche: “prima c’erano rivalità tra quartieri, ora questa rivalità si è riflessa anche sul calcio, stranamente.”
L’argentino non era un buon tifoso, nè un appassionato, altrimenti non avrebbe trovato stranezze. Ciò che per il mio discorso conta è tutt’altro, mi riferisco al fatto che il famoso scrittore costruisce un certo parallellismo tra quartieri e squadre di calcio. La cosa è insostenibile in Italia. L’area che comprendeva il Regno delle Due Sicilie non può ascriversi del tutto alle tifoserie napoletane, ma anzi in larga misura patteggia per un team di origine piemontese. Per il resto sono diffuse affiliazioni meneghine, in così larga misura da allontanare ogni dubbio campanilistico a pertinenza geografica.
Gaetano Celestre