Smutandate Barbie!

Creato il 21 settembre 2012 da Tnepd



(Post vivamente sconsigliato a chi ha sempre giocato solo con Cicciobello.)
Grazie ad un post di MenteCritica sono venuta per caso a conoscenza di un fatto che mi ha, a dir poco, sconvolta. Si, una cosa terribile, che mi ha tolto il sonno. Non so nemmeno come iniziare a parlarne. Tanto vale farsi forza e sputare il rospo tutto in una volta. 

Ebbene, so che per tutte le ex bambine della mia età sarà un colpo, ma dovete saperlo. La Mattel ha messo le mutande alla Barbie. Gliele ha proprio saldate addosso. Dei mutandoni, visti gli standard attuali perizomiali, e color carne. Una cintura di castità, una cosa orrenda. La foto è qui, per chi ha lo stomaco forte (warning, graphic content!)

Non capisco cosa ci fosse da coprire, oltretutto. Non gioco con la Barbie da quando avevo dodici anni, quindi da un bel po’, ma me la ricordo bella nuda e smutandata, con appena il tatuaggio in rilievo, praticamente la marchiatura, del logo Mattel su una chiappetta. Un confronto tra la versione vintage e quella attuale è in questo straordinario calendario.
Mi ricordo che là sotto, tra le gambe affusolate che negli anni settanta divennero meravigliosamente snodate, era liscia con appena un’allusione di solco di passerina. Praticamente infibulata con il metodo egizio. Non parliamo di quel frocetto di Ken, con quel pacco appena accennato (noi bambine intuivamo qualcosa di mancante ma non sapevamo ancora cosa di preciso) e che ci dava comunque una certa subliminale angoscia di castrazione. Credo che adesso abbiano messo anche a lui una specie di sospensorio da pugile per confondere maggiormente le acque.

Mettere lo Sloggi contenitivo alla Barbie è una bestemmia, è un crimine che poteva venire in mente solo ad una corporation psicopatica. Primo perché la Barbie, proprio perché censurata e mutilata, nonostante l’abbiano infibulata e scapezzolata all’origine per tentare di renderla meno erotica, è la bambola più cripticamente maiala che sia mai stata creata. Degenitalizzandola l’hanno fatta diventare solo più perversa, più perturbante ed incline a sollecitare fantasie sadomaso o violente tout-court.

Non a caso è la bambola sicuramente d’elezione per fantasie infantili perverso-polimorfe  e per installazioni più o meno hard adulte. Guardate questo maiale cosa ha combinato per risessualizzare Barbie e Ken.
Qui potete gustare una serie molto interessante, realizzata dalla fotografa Mariel Clayton, con Barbie e Ken. C’è la Barbie shibari, la domina, quella che minaccia Ken con un fallo posticcio gigantesco  (volevo postarla qui ma Blogger me l’ha censurata, protestanti bacchettoni di merda).
Non mi sono meravigliata affatto di vedere le altre fotografie decisamente gore della Barbie serial killer intenta a decapitare Ken, a fare a pezzi e conservare in salamoia le teste delle amiche. E’ normale. Non so perché ma è una bambola che prima o poi ti dà un gusto sovrumano a staccarle la testa.
Non mi meraviglierei che, nella versione mutandata, qualche infante emulo di Jack the Ripper provasse a mutilarla ulteriormente nel tentativo di asportarle gli odiosi slip contenitivi.

La riprova della perturbanza di Barbie è questa foto dove l’umano imita l’inanimato. La sconcertante Barbie di carne.

E ora qualcosa di completamente diverso. La bambola Kate, praticamente indistinguibile dall’originale. La casa reale inglese si fa venire le crisi isteriche se la principessa si toglie le mutande in favore dei paparazzi e minaccia la libertà di cronaca nel mondo per impedire che dal parrucchiere possiamo vedere uno scorcio della real patonza per morire d’invidia al pensiero di cosa si tromba il principesso William. Chissà se la Drag Queen Betty ha idea delle cose che dei bambini innocenti possono far fare alla bambola di Kate, pensando non solo alle Barbie e a Ken ma al cavallo di Barbie.

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