I ferri dell'editore è un po' un meta-ebook, nel senso che riflette anche sul tema ebook spaziando però su tutto il mondo dell'editoria contemporanea, ragionando sul rapporto tra editore e scrittori, editore e lettori, editore e nuove tecnologie. Tutto con un linguaggio fresco e sincero (considerato che l'autore è esso stesso editore e si racconta come un libro aperto, per restare nella metafora, e con una certa autoironia: non perdetevi l'immagine apocalittica di un futuro editore che gira per casa in vestaglia lisa da disoccupato ma che ghigna perché sa anche che "la stragrande maggioranza delle opere che vengono scritte non valgono molto e (...) non sono in grado di soddisfare neppure l'esigenza di un singolo lettore" argh, però è vero!).
Di questo libro, oltre ai contenuti, è interessante anche il progetto di promozione nel quale è coinvolto: è infatti già disponibile in formato ebook al prezzo simbolico di 0,97 euro e senza DRM e solo tra qualche settimana sarà disponibile anche cartaceo. Se ho ben capito, l'idea è proprio quella di far coesistere i due supporti e vedere un po' che succede. Per chi è appassionato di editoria, ma anche per tutti gli altri.
Il gigante buono, pubblicato nel 2010, io lo scopro adesso con imperdonabile ritardo.
CERCASI URGENTEMENTE: Individuo maturo e responsabile che faccia da fratello maggiore/badabte a ragazzo affetto da distrofia muscolare. Ecco, inizia così, con un allegro pugno nello stomaco. E con questo bell'annuncio sul Voice di New York. Ma non fatevi ingannare. Sorridete. "Sorridere a una persona che ti sembra strana o particolare, o sorridere nel momento più sbagliato, è un'ottima cosa: può risultare spiazzante". (...) Perché "con un piccolo sforzo e un minimo di fantasia tutti quanti potremmo inventarci una nostra commedia prendendo gli altri come inconsapevoli coprotagonisti o sventurate comparse; sono in pochi a rendersi conto del divertimento enorme che si può tirare fuori da una giornata qualunque e la gente non capisce che in realtà non c'è bisogno di starsene imbambolati davanti alla tivù, tutti stretti come una famigliola di funghi. Io concordo. Senza se e senza ma".
Ma non posso certo trascrivervelo integralmente, leggetelo, se volete: e mi saprete dire. Siate pronti però a tutto, a una voce spietata (e irlandese) che sa ironizzare su qualsiasi cosa e quando meno ve l'aspettate poi vi svela un punto di vista destabilizzante, che vi farà sentire strani, ma stranamente a vostro agio e vi farà ridere. Non so come sia ma immagino la sensazione assomigli proprio a quella di un maschio che si prende un pugno da un amico durante un'amichevole scazzottata. Ecco, penso una cosa del genere.
E dunque: enjoy and drink some coffee, lasciando che il mondo intorno "sfumi nell'indistinto".
c\_/